Autotutela: il provvedimento dell’amministrazione volto a rimuovere un precedente suo atto deve essere adottato con le stesse modalità procedimentali seguite per l’adozione dell’atto che si va a rimuovere
Nell’esercizio del potere di autotutela, il provvedimento dell’amministrazione volto a rimuovere un precedente suo atto deve essere adottato con le stesse modalità procedimentali seguite per l’adozione dell’atto che si va a rimuovere (ex multis, Cons. Stato Sez. V 20 febbraio 2006 n. 701). Tale regola non si applica agli interventi di tipo correttivo quali quelli nei quali l’Amministrazione procede sostanzialmente e formalmente unicamente ad emendare l’atto originariamente rilasciato di una sua parte ritenuta illegittima, lasciando inalterato l’assetto dell’autorizzazione rilasciata in precedenza. Non si tratta, dunque, di un atto di ritiro tout court, ma piuttosto di un intervento di tipo correttivo, posto in essere nella vicenda di cui alla sentenza in esame proprio allo scopo di salvaguardare l’impostazione del progettato intervento e del provvedimento che ne ha assentito la realizzazione; e tanto allo scopo di salvaguardare, in ossequio al principio di conservazione degli atti (Cons. Stato Sez. VI 11 maggio 2011 n.2795; idem 19 giugno 2009 n.4031), l’efficacia della concessione edilizia in origine rilasciata, per la gran parte del suo contenuto.
Fonte: www.gazzettaamministrativa.it
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