Data: 2013-07-31 09:04:26

requisiti morali - attività commerciale di vendita

Buongiorno,
Vorrei sapere se può esercitare attività commerciale di vendita, in partcolare di commercio su aree pubbliche, una persona che ha commesso i reati descritti nel casellario che Vi invio in allegato.
In attesa di una Vostra gentile risposta
Cordiali saluti

riferimento id:14812

Data: 2013-08-01 13:15:30

Re:requisiti morali - attività commerciale di vendita


Buongiorno,
Vorrei sapere se può esercitare attività commerciale di vendita, in partcolare di commercio su aree pubbliche, una persona che ha commesso i reati descritti nel casellario che Vi invio in allegato.
In attesa di una Vostra gentile risposta
Cordiali saluti
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L'ultimo reato a mio avviso è OSTATIVO (quindi mancano i requisiti morali).
L'art. 71 del Dlgs 59/2010 dispone
c) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una
condanna a pena detentiva per uno dei delitti di  cui  al  libro  II,
Titolo VIII, capo II del  codice  penale,  [color=red]ovvero  [/color]per  ricettazione,
riciclaggio, insolvenza fraudolenta, bancarotta  fraudolenta,  usura,
rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione;

TUTTO RUOTA INTORNO A QUELL'OVVERO CHE IN ITALIANO PUO' AVERE SIGNIFICATO CONGIUNTIVO (E) O DISGIUNTIVO (O)
NE HO TRATTATO IN ALTRE OCCASIONI:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=4686.msg10228#msg10228
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=3679.msg8438#msg8438
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=3679.msg8395#msg8395

A MIO AVVISO HA CARATTERE DISGIUNTIVO E QUINDI QUALSIASI CONDANNA PER QUEI REATI DOPO L'OVVERO E' OSTATIVA.

riferimento id:14812

Data: 2013-08-02 10:36:36

Re:requisiti morali - attività commerciale di vendita

Grazie per la celere risposta.
A questo punto, dunque, trattandosi di un'attività di commercio su aree pubbliche qual'è il corretto istituto giuridico nel quale inquadrare la sorte della SCIA presentata e della concessione/autorizzazione all'esercizio dell'Attività commerciale sul suolo pubblico. Si deve comunicare la "decadenza" della SCIA presentata e della concessione/autorizzazione oppure quest'ultima si deve considerare "revocata", "negata", "sospesa".
Vorrei sapere qual'è il giusto iter da seguire e soprattutto il corretto inquadramento degli istituti giuridici, dal momento che le comunicazioni da effettuare riguarderanno sia la SCIA che il suolo pubblico.
A tal proposito Vi chiedo se avete qualche modello di comunicazioni da poter utilizzare.
In attesa di una Vostra risposta
Cordiali saluti

riferimento id:14812

Data: 2013-08-02 16:52:38

Re:requisiti morali - attività commerciale di vendita


Grazie per la celere risposta.
A questo punto, dunque, trattandosi di un'attività di commercio su aree pubbliche qual'è il corretto istituto giuridico nel quale inquadrare la sorte della SCIA presentata e della concessione/autorizzazione all'esercizio dell'Attività commerciale sul suolo pubblico. Si deve comunicare la "decadenza" della SCIA presentata e della concessione/autorizzazione oppure quest'ultima si deve considerare "revocata", "negata", "sospesa".
Vorrei sapere qual'è il giusto iter da seguire e soprattutto il corretto inquadramento degli istituti giuridici, dal momento che le comunicazioni da effettuare riguarderanno sia la SCIA che il suolo pubblico.
A tal proposito Vi chiedo se avete qualche modello di comunicazioni da poter utilizzare.
In attesa di una Vostra risposta
Cordiali saluti
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Il primo passaggio "informale" che ti suggerisco è una telefonata al tizio di questo tenore: "Senta, purtroppo dalla verifica del casellario emerge una irregolarità. Lei per qualche anno ancora non può risultare intestatario .... quindi se mi comunica urgentemente che RINUNCIA alla scia e ne presenta una nuova con altro amministratore (magari lei fa l'accomandante) si risolve il tutto ....."
Normalmente funziona e ti consente di non produrre atti ecc...
Infatti in questi casi è evidente l'errore scusabile derivante da una norma ambigua che ruota intorno a quell'OVVERO.

Se, ovviamente, l'interessato non accetta o decorsi 7 giorni non ha presentato niente i passaggi sono:
1) avvio del procedimento volto alla dichiarazione di decadenza e inefficacia del titolo abilitativo (assegna 30 giorni per scritti difensivi)
2) trascorsi 30 (ma consiglio 45) giorni procedi alla decadenza/inefficacia

riferimento id:14812

Data: 2013-08-26 07:46:55

Re:requisiti morali - attività commerciale di vendita

Buongiorno,
a questo punto vorrei gentilmente sapere qual'è la Procura della Repubblica competente presso la quale effettuare la segnalazione per le avvenute dichiarazioni false e mendaci: quella in cui ha residenza il soggetto che deve essere segnalato o quella competente rispetto all'ubicazione del nostro Comune?
Cordiali saluti

riferimento id:14812

Data: 2013-08-26 08:27:45

Re:requisiti morali - attività commerciale di vendita


Buongiorno,
a questo punto vorrei gentilmente sapere qual'è la Procura della Repubblica competente presso la quale effettuare la segnalazione per le avvenute dichiarazioni false e mendaci: quella in cui ha residenza il soggetto che deve essere segnalato o quella competente rispetto all'ubicazione del nostro Comune?
Cordiali saluti
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Tu hai l'obbligo di segnalare alla Procura della Repubblica competente relativamente alla circoscrizione dove si trova il tuo Ente, a prescindere dalla residenza dell'interessato e da eventuali diverse competenze territoriali riferite all'ipotesi di reato segnalato.
In questi casi da sempre SUGGERISCO di non procedere direttamente alla segnalazione ma di chiedere l'invio alla POLIZIA LOCALE in quanto:
1) è "abituata" a questo tipo di segnalazioni e più esperta sui contenuti e la forma della stessa
2) può aver conoscenza di altre informazioni relative ad ulteriori illeciti anche penali
3) può effettuare ulteriori accertamenti prima della segnalazione.

Ciao

riferimento id:14812

Data: 2013-09-11 10:59:56

Re:requisiti morali - attività commerciale di vendita

Buongiorno,
in merito alla suddetta questione nella memoria la difesa viene tutta impostata sul fatto che il soggetto condannato non svolge l'attività commerciale e di vendita in quanto data in affitto (subingresso). Dunque, insiste sul fatto che l'art. 71 del D.Lgs. 59/2010 stabilisce che "Non possono esercitare l'attività commerciale di vendita e di somministrazione ...." i soggetti che abbiano riportato condanne penali e che dunque si tratta di "un requisito di carattere soggettivo che attiene all'effettivo esercente e non di un requisito oggettivo connesso alla titolarità dell'autorizzazione" e pertanto non riferibile al mero proprietario.
Ritiene sia corretta tale deduzione?
Cordiali saluti

riferimento id:14812

Data: 2013-09-11 19:27:19

Re:requisiti morali - attività commerciale di vendita


Buongiorno,
in merito alla suddetta questione nella memoria la difesa viene tutta impostata sul fatto che il soggetto condannato non svolge l'attività commerciale e di vendita in quanto data in affitto (subingresso). Dunque, insiste sul fatto che l'art. 71 del D.Lgs. 59/2010 stabilisce che "Non possono esercitare l'attività commerciale di vendita e di somministrazione ...." i soggetti che abbiano riportato condanne penali e che dunque si tratta di "un requisito di carattere soggettivo che attiene all'effettivo esercente e non di un requisito oggettivo connesso alla titolarità dell'autorizzazione" e pertanto non riferibile al mero proprietario.
Ritiene sia corretta tale deduzione?
Cordiali saluti
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Ciao,
HA PERFETTAMENTE RAGIONE.

Il requisito soggettivo (morale e professionale) è richiesto al soggetto che esercita e non al proprietario dell'azienda data in locazione.

Quindi se A dà in affitto l'azienda a B sarà quest'ultimo a dover avere e mantenere i requisiti morali e professionali.
A li può perdere.
Anche se cessa l'affitto ed A affitta a C, non occorre alcun passaggio di reintestazione a A. Sarà C a presentare la scia e a dover dimostrare i requisiti.

riferimento id:14812
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