La cena conviviale intesa a rafforzare lo “spirito di gruppo” tra i dipendenti non può essere pagata con soldi pubblici
[Sez. giur. Molise, sent. n. 74 del 04/07/13]
Premesso che la disciplina generale dello status giuridico e del trattamento economico del personale dell’Azienda danneggiata era quello risultante dal C.C.N.L. del personale comparto Regioni e Autonomie locali, alcuno spazio di discrezionalità poteva riservarsi ad una scelta, quale quella operata dal convenuto, direttore generale dell’Ente, di sostenere una spesa volta a un “convivio aziendale” presso un ristorante, che afferisce, piuttosto, ad un’opzione di mera liberalità che non trova (né può trovare) alcuna accoglienza nel tessuto normativo che informa la disciplina del pubblico impiego; ben altri potendo essere gli strumenti di elevazione e riconoscimento della professionalità degli impiegati, quali ad esempio gli investimenti didattici nel perfezionamento delle conoscenze culturali degli stessi, ovvero gli encomi al personale più meritevole e quant’altro.
http://www.respamm.it/giurisprudenza/viewdec_s.php?id=%E9%AF%01%8A%95%90%C7%07%1D6%87%A0%B4%9B%F1%B5%E4%91%8By%02a%8B%9E%5B%C8%3A%03V%09%CD%5E&srchp=76