Salve a tutti,
vorrei un aiuto sul seguente quesito:
Sono un tecnico, ho consegnato qualche mese fa un progetto per l'ampliamento ai sensi del "piano casa" (l.r.04/09 poi l.r.21/11) per ampliamento di un edificio con destinazione d'uso ristorante in zona F.
La struttura ha un volume asseverato di circa 1250 mc e in base all'art. 2 del piano casa con un progetto di riqualificaizone enegetica, l'ampliamento di volume puo' arrivare al max al 30 % .
Ora in fase istruttoria il tecnico comunale mi ha detto che ho sbagliato perchè l'incremento massimo che potevo sfruttare è del 21% in quanto al comma 4 del art 2 si parla di una riduzione dell'ampliamento per le [i][b]strutture residenziali e quelle connesse alla residenza.[/b][/i]
Secondo me il tecnico sbaglia perche un ristorante (tra l'altro dentro c'e' anche pizzeria e bar) è u[b]n attività commerciale/produttiva[/b] e nel piano casa si fa differenza tra aumento di volume [b]per residenziale, di sevizi connessi alla residenza e, appunto, attivita produttive.[/b]
Chiedo a chi è più esperto di me, di darmi qualche riferimento di legge che dimotri o dica che un ristorante, (non tavola calda, o bar), sia un attività di servizio (cosi come dice il tecnico comunale) o sia un attività produttiva, cosi come dico io.
Leggendo il decreto Floris (2266 U) si parla di servizi connessi alla residenza quelli correlati alle [b]esigenze primarie dei cittadini[/b], e mi sembra che andare al ristorante non sia un esigenza primaria dei cittadini.
Grazie e tutti
La circolare esplicativa della LR 4/2009, del 02/03/2010, chiarisce che:
"Sono servizi connessi alla residenza quelli correlati alle esigenze primarie dei cittadini. Un’elencazione meramente esemplificativa è contenuta nell’art. 4 del Decreto assessoriale 20 dicembre 1983, n° 2266-U, che annovera nella categoria in questione i negozi di prima necessità, gli studi professionali, i bar e le tavole calde. Rientrano, invece, tra gli immobili destinati ad attività produttive quelli per la produzione di beni e di servizi, tra i quali i fabbricati utilizzati a fini industriali o artigianali e quelli in cui è esercitato il commercio ovvero erogati i servizi".
Al di là della dicitura utilizzata (tavola calda piuttosto che ristorante) ritengo che la finalità del servizio sia la medesima, correlata alla esigenze primarie connesse con la residenza.
Non sono propriamente daccordo,
Ia no ho letto da nessuna parte, testi o su internet, e non ho trovato normative di rivertimento che equiparano le tavole calde dai ristoranti, quello che ho visto su i testi, ad esempio il manuale dell'archietto, e che la progettazione di un bar, di una tavola calda o di un ristorante sono molto diverse sia per quanto riguarda la normativa di riferimento, le autorizzazioni e la distribuzione degli spazi interna.
Se poi per ristorante si intende un locale con 5 tavoli allora posso capire che la differenza con la tavola calda non ci sia.