In un locale sito in Roma già nel 2005 era autorizzata un'attività di pubblico spettacolo (sala da ballo) per più di 200 persone (autorizzazione, CPI, N.O. impatto acustico, agibilità favorevole anche acquisita con successiva CCVLPS 14/2/2011).
A seguito del cambio di gestione è stata presentata una SCIA.
Il comune di Roma ha rifiutato detta procedura ritenendo di dover applicare l'art. 68 Tulp ed ha elevato contestazione -mediante verbale- senza comminare sanzioni (ex art. 666 cpc).
Leggendo le Vostre preziosi indicazioni mi ero convinta che fosse sufficiente la SCIA e non occorresse l'autorizzazione di cui al TULPS. Ho, però, letto la sentenza n.21012/2006 Corte Cass., che mi permetto di segnalare, che per le attività di ballo all'interno di locale aperto al pubblico ha ritenuto legittima la sanzione elevata a causa della mancata autorizzazione ex art. 69 tulps.
Posso sapere cosa pensate sul caso?
Grazie
In un locale sito in Roma già nel 2005 era autorizzata un'attività di pubblico spettacolo (sala da ballo) per più di 200 persone (autorizzazione, CPI, N.O. impatto acustico, agibilità favorevole anche acquisita con successiva CCVLPS 14/2/2011).
A seguito del cambio di gestione è stata presentata una SCIA.
Il comune di Roma ha rifiutato detta procedura ritenendo di dover applicare l'art. 68 Tulp ed ha elevato contestazione -mediante verbale- senza comminare sanzioni (ex art. 666 cpc).
Leggendo le Vostre preziosi indicazioni mi ero convinta che fosse sufficiente la SCIA e non occorresse l'autorizzazione di cui al TULPS. Ho, però, letto la sentenza n.21012/2006 Corte Cass., che mi permetto di segnalare, che per le attività di ballo all'interno di locale aperto al pubblico ha ritenuto legittima la sanzione elevata a causa della mancata autorizzazione ex art. 69 tulps.
Posso sapere cosa pensate sul caso?
Grazie
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Salve,
sicuramente il caso descritto NON RICADE nel "piccolo trattenimento", ormai liberalizzato e per il quale non occorrono adempimenti.
Tuttavia ritengo che la SCIA di subingresso sia valida e regolare e abiliti il subentrante a continuare ad esercitare.
La contestazione appare pertanto viziata (anche se non possiamo garantire quale sarà l'orientamento del giudice in una materia così vecchai, ancora regolamentata da una legge di quasi 100 anni fa!!!) e pertanto, visto che comunque non potete pagare in misura ridotta, vi consigliamo (magari assistiti da un legale) di presentare scritti difensivi chiedendone l'annullamento.
Innanzitutto vi ringrazio per la celerità e mi complimento per l'estrema competenza.
Considerato che il Comune non sembra sentire ragioni, si può tentare ricorso al giudice di pace anche in assenza di sanzioni?
Grazie ancora
Innanzitutto vi ringrazio per la celerità e mi complimento per l'estrema competenza.
Considerato che il Comune non sembra sentire ragioni, si può tentare ricorso al giudice di pace anche in assenza di sanzioni?
Grazie ancora
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Da quel che ho capito la sanzione è stata applicata e verrà notificata. Non potrà pagare in misura ridotta e quindi dovrà attendere l'ordinanza ingiunzione.
Solo a quel punto sarà possibile fare ricorso al giudice di pace.
In questa fase NON SOLO non occorre ma sarebbe controproducente.
Al momento Lei potrà continuare ad esercitare se il Comune non Le ha formalmente dichiarato irricevibile la SCIA.
Se la scia è stata dichiarata irricevibile (o inefficace, nulla o altro sinomino) allora potrà fare ricorso al TAR.
Fino ad allora può lavorare ..... ma le consiglio di contattare quanto prima un avvocato.
Se vuole un riferimento ci scriva a staff@omniavis.it
Grazie ancora, in caso provvederemo a contattarvi per avere vostri
riferimenti.