Nella relazione di compatibilità allegata all'istanza per l'apertura di una media struttura di vendita è presente una dichiarazione sostitutiva in materia di impatto acustico sottoscritta dal richiedente e da un Tecnico del Suono in cui si dichiara che "nell'attuale fase di richiesta non è ancora stata definita con precisione l'attività commerciale che s'intende insediare e non sono stati definiti in via definitiva gli impianti che verranno posizionati. Pertanto la committenza si impegna ad effettuare una valutazione acuistica più precisa che valuti in maniera puntuale le effettive sorgenti sonore a servizio dell'attività commerciale. Sulla base dei dati ad oggi certi (impianto di climatizzazione ad aria primaria con centrale termo-frigorifera e scambiatore acqua-acqua, traffico veicolare, parcheggio e area di carico/scarico) si dichiara la conformità ai limiti di cui al DPCM 14.11.1997 recepiti dalla zonizzazione acustica vigente del territorio comunale ed alle correlate norme tecniche di attuazione."
E' corretto rilasciare aut.ne indicando, quale prescrizione, che dovrà essere depositata, prima dell'avvio dell'attività, valutazione previsionale dell'impatto acustico che attesti il rispetto dei limiti di zonizzazione acustica comunale?
Premesso che a mio avviso la valutazione degli impatti non e' più' dovuta a seguito delle liberalizzazioni dei vari decreti Monti, ma tutto e' demandato alla pianificazione urbanistica, e' corretto che non presentino la valutazione se non sono in grado di definire nel dettaglio le fonti di emissione sonora.
Altrettanto corretta e' la prescrizione che presentino la valutazione (o autocertificazione se fattibile) prima dell'effettivo avvio.