Buongiorno un edicola a punto esclusivo (classico chiosco su suolo pubblico) vorrebbe implementare
l'attività con la vendita di prodotti di:
- pastigliaggio
- bevande (lattine e bottiglie) in frigo bar
- minicartolibreria (carta, gomme, penne, libri, buste, ecc.)
- oggettistica comune (ad esempio parasole per parabrezza auto, ventagli, ecc.)
- pile
1)Basta la presentazione di Scia per l'avvio di esercizio di vicinato alimentare e non alimentare e contestualmente la Notifica sanitaria?
2)Il titolare deve possedere i requisiti professionali per la somministrazione e vendita di alimentari o può nominare un preposto nel caso in cui non li possedesse?
grazie
1)Basta la presentazione di Scia per l'avvio di esercizio di vicinato alimentare e non alimentare e contestualmente la Notifica sanitaria?
[color=red]Devi prima verificare se la concessione lo consente. Se non lo prevede va modificata la concessione per prevedere anche questa attività. Le attività devono essere accessorie e secondarie e puoi prescrivere che non superino una certa superficie per evitare che il posteggio si alteri rispetto a quello originario assegnato con bando[/color]
2)Il titolare deve possedere i requisiti professionali per la somministrazione e vendita di alimentari o può nominare un preposto nel caso in cui non li possedesse?
[color=red]Per bevande e pastigliaggi non serve il requisito professionale[/color]
Sto lavorando ad una semplificazione per conto della mia amministrazione riguardo al commercio su area pubblica e leggendo questo post mi vorrei inserire con una domanda..:
- per la modifica della concessione ..
può essere fatta su istanza di parte oppure, come penso, con un atto di programmazione generale che nel piano del commercio su area pubblica lo stabilisca? io, anche per omogeneità, propenderei per quest'ultima soluzione..
Ho inoltre un uteriore dubbio..
dopo che la recente e concorde giurisprudenza ha definito la liberalizzazione in questo ambito... e ha mandato in soffitta i piani di localizzazione delle edicole.... per quanto riguarda i chioschi esistenti, su area pubblica.... questi vanno fatti rientrare nel più generale piano del commercio locale? secondo me sì, dato che l'attività è oramai assimilabile a commercio / esercizi di vicinato
grazie!
Sto lavorando ad una semplificazione per conto della mia amministrazione riguardo al commercio su area pubblica e leggendo questo post mi vorrei inserire con una domanda..:
- per la modifica della concessione ..
può essere fatta su istanza di parte oppure, come penso, con un atto di programmazione generale che nel piano del commercio su area pubblica lo stabilisca? io, anche per omogeneità, propenderei per quest'ultima soluzione..
Ho inoltre un uteriore dubbio..
dopo che la recente e concorde giurisprudenza ha definito la liberalizzazione in questo ambito... e ha mandato in soffitta i piani di localizzazione delle edicole.... per quanto riguarda i chioschi esistenti, su area pubblica.... questi vanno fatti rientrare nel più generale piano del commercio locale? secondo me sì, dato che l'attività è oramai assimilabile a commercio / esercizi di vicinato
grazie!
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Le EDICOLE su area pubblica sono oggetto di PROGRAMMAZIONE LOCALE nell'ambito del piano del commercio su aree pubbliche (generalmente nella sezione "posteggi fuori mercato".
Le edicole su chiosco NON sono liberalizzate nè equiparate in alcun modo ad esercizi di vicinato. mantengono una concessione decennale che alla scadenza va riassegnata secondo i criteri del commercio su AAPP.
Chi ha una concessione per edicola NON può vendere altri prodotti se non lo prevede la concessione stessa nè si può estendere con atto amministrativo la concessione senza procedere ad un BANDO PUBBLICO (salvo, come dicevo nella risposta, piccoli ampliamenti per attività accessorie come cartoleria o pastigliaggi).
Vedi anche la sentenza del Consiglio di Stato n. 3960 del 25/07/2014
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=20770.msg39243#msg39243