Buonasera
mi permetto di scrivere in quanto ho letto su Vs. l forum che un utente chiedeva dei chiarimenti in merito agli affitti per feste private per una abitazione privata di proprietà.
i miei genitori possiedono un fondo agricolo dove è sita l' abitazione con a fianco ( ma ingresso indipendente )
un immobile accatastato categoria D8 per usi speciali in quanto prima era locato ad un' associazione che
faceva scuola di ballo e serate culturali.
Al momento è sfitto e quando capita ... raramente lo affittiamo per delle feste private
ed interviene sul posto una società di catering che possiede tutte le licenze dovute per quanto riguarda la banchettistica e sommonistrazione.
NoI non possediamo licenza, e facciamo firmare una sorta di contratto tra privati per l' affitto temporaneo di circa5-6 ore.
Abbiamo un'assicurazione sull' immobile e per il giardino esterno per tutelarci da eventuali danni causati dalla struttura.
Ma per affittare saltuariamente ( tipo 2 volte al mese quando va bene ) è necessario avere partita Iva o si puo' percepire il compenso tra privati ?
se non serve partita Iva come si deve dichiarare il compenso percepito ? basta una semplice ricevuta fiscale del proprietario nei confronti dell' affittuario in questione, che poi verrà dichiarata nella dichiarazione dei redditi ?
se invece è obbligatoria la partitia Iva .... che tipo di partita Iva bisogna avere ?
il locale deve rispettare delle normative o non serve in quanto è una struttura privata e non aperta al pubblico es. impianto vigili del fuoco, cucina a norma e quant' altro ... ?
Inoltre l' immobile in questione è stato costruito abusivamente ma e stata presentata domanda di condono per il quale stiamo definendo le pratiche ed i pagamenti con il comune per avere le licenze in sanatoria definitive. Il fatto che non si possiede la sanatoria definitiva e di conseguenza l' agibilità dell' immobile, questo comporta dei problemi oppure essendo ceduto temporaneamente a privati non cisono problemi ?
scusate se ho chiesto diversi chiarimenti, ma vorrei informazioni per procedere in modo corretto.
resto in attesa di un Vs. gradito riscontro
cordialmente
Daniele
Ma per affittare saltuariamente ( tipo 2 volte al mese quando va bene ) è necessario avere partita Iva o si puo' percepire il compenso tra privati ?
[color=red]Il problema non sta nel numero di volte, ma nel carattere PROFESSIONALE o meno dell'attività.
Se l'attività è svolta in modo organizzato, con personale dedicato e/o mediante forme di pubblicizzazione "spinta", anche 2 volte al mese può essere un ulteriore indizio della professionalità dell'attività.
Se poi il reddito di questa iniziativa costituisce il reddito prevalente dell'interessato ..... altri indizio.
Quindi NON ESISTE un limite certo .... ma una serie di indizi per i quali la FINANZA potrebbe contestare l'esercizio professionale e quindi l'obbligo della partita iva e quindi la l'evasione fiscale per l'iva non versata.
QUINDI, stare attenti e valutare bene i vari fattori.
[/color]
se non serve partita Iva come si deve dichiarare il compenso percepito ? basta una semplice ricevuta fiscale del proprietario nei confronti dell' affittuario in questione, che poi verrà dichiarata nella dichiarazione dei redditi ?
[color=red]CONFERMO. Se non si fa processionalmente si rilascia ricevuta e si dichiara il tutto nella dichiarazione dei redditi (redditi diversi)[/color]
se invece è obbligatoria la partitia Iva .... che tipo di partita Iva bisogna avere ?
[color=red]La partita iva è unica. Sarà nell'oggetto sociale e nei codici ATECO al momento dell'iscrizione in CCIAA che indicherai l'organizzazione eventi
Sicuramente questi:
http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/ateco.html?versione=2007.3&codice=N-82.30.00
[/color]
il locale deve rispettare delle normative o non serve in quanto è una struttura privata e non aperta al pubblico es. impianto vigili del fuoco, cucina a norma e quant' altro ... ?
[color=red]Senza partita iva sei nei rapporti fra privati e non occorre niente.
Ovviamente fai bene a tutelarti con assicurazione ma dovresti anche esplicitare il DIVIETO di accesso per un numero superiore a TOT PERSONE (tali da garantire la sicurezza in caso di eventi particolari). Io mi farei fare un piccolo piano di sicurezza da un tecnico che farei firmare ai locatari![/color]
Inoltre l' immobile in questione è stato costruito abusivamente ma e stata presentata domanda di condono per il quale stiamo definendo le pratiche ed i pagamenti con il comune per avere le licenze in sanatoria definitive. Il fatto che non si possiede la sanatoria definitiva e di conseguenza l' agibilità dell' immobile, questo comporta dei problemi oppure essendo ceduto temporaneamente a privati non cisono problemi ?
[color=red]No, la domanda di condono ha effetto sanante fino alla definizione del procedimento.[/color]
Ma per affittare saltuariamente ( tipo 2 volte al mese quando va bene ) è necessario avere partita Iva o si puo' percepire il compenso tra privati ?
[color=red]Il problema non sta nel numero di volte, ma nel carattere PROFESSIONALE o meno dell'attività.
Se l'attività è svolta in modo organizzato, con personale dedicato e/o mediante forme di pubblicizzazione "spinta", anche 2 volte al mese può essere un ulteriore indizio della professionalità dell'attività.
Se poi il reddito di questa iniziativa costituisce il reddito prevalente dell'interessato ..... altri indizio.
Quindi NON ESISTE un limite certo .... ma una serie di indizi per i quali la FINANZA potrebbe contestare l'esercizio professionale e quindi l'obbligo della partita iva e quindi la l'evasione fiscale per l'iva non versata.
QUINDI, stare attenti e valutare bene i vari fattori.
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se non serve partita Iva come si deve dichiarare il compenso percepito ? basta una semplice ricevuta fiscale del proprietario nei confronti dell' affittuario in questione, che poi verrà dichiarata nella dichiarazione dei redditi ?
[color=red]CONFERMO. Se non si fa processionalmente si rilascia ricevuta e si dichiara il tutto nella dichiarazione dei redditi (redditi diversi)[/color]
se invece è obbligatoria la partitia Iva .... che tipo di partita Iva bisogna avere ?
[color=red]La partita iva è unica. Sarà nell'oggetto sociale e nei codici ATECO al momento dell'iscrizione in CCIAA che indicherai l'organizzazione eventi
Sicuramente questi:
http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/ateco.html?versione=2007.3&codice=N-82.30.00
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il locale deve rispettare delle normative o non serve in quanto è una struttura privata e non aperta al pubblico es. impianto vigili del fuoco, cucina a norma e quant' altro ... ?
[color=red]Senza partita iva sei nei rapporti fra privati e non occorre niente.
Ovviamente fai bene a tutelarti con assicurazione ma dovresti anche esplicitare il DIVIETO di accesso per un numero superiore a TOT PERSONE (tali da garantire la sicurezza in caso di eventi particolari). Io mi farei fare un piccolo piano di sicurezza da un tecnico che farei firmare ai locatari![/color]
Inoltre l' immobile in questione è stato costruito abusivamente ma e stata presentata domanda di condono per il quale stiamo definendo le pratiche ed i pagamenti con il comune per avere le licenze in sanatoria definitive. Il fatto che non si possiede la sanatoria definitiva e di conseguenza l' agibilità dell' immobile, questo comporta dei problemi oppure essendo ceduto temporaneamente a privati non cisono problemi ?
[color=red]No, la domanda di condono ha effetto sanante fino alla definizione del procedimento.[/color]
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Buonasera
mi permetto di scrivere in quanto ho letto su Vs. l forum che un utente chiedeva dei chiarimenti in merito agli affitti per feste private per una abitazione privata di proprietà.
i miei genitori possiedono un fondo agricolo dove è sita l' abitazione con a fianco ( ma ingresso indipendente )
un immobile accatastato categoria D8 per usi speciali in quanto prima era locato ad un' associazione che
faceva scuola di ballo e serate culturali.
Al momento è sfitto e quando capita ... raramente lo affittiamo per delle feste private
ed interviene sul posto una società di catering che possiede tutte le licenze dovute per quanto riguarda la banchettistica e sommonistrazione.
NoI non possediamo licenza, e facciamo firmare una sorta di contratto tra privati per l' affitto temporaneo di circa5-6 ore.
Abbiamo un'assicurazione sull' immobile e per il giardino esterno per tutelarci da eventuali danni causati dalla struttura.
Ma per affittare saltuariamente ( tipo 2 volte al mese quando va bene ) è necessario avere partita Iva o si puo' percepire il compenso tra privati ?
se non serve partita Iva come si deve dichiarare il compenso percepito ? basta una semplice ricevuta fiscale del proprietario nei confronti dell' affittuario in questione, che poi verrà dichiarata nella dichiarazione dei redditi ?
se invece è obbligatoria la partitia Iva .... che tipo di partita Iva bisogna avere ?
il locale deve rispettare delle normative o non serve in quanto è una struttura privata e non aperta al pubblico es. impianto vigili del fuoco, cucina a norma e quant' altro ... ?
Inoltre l' immobile in questione è stato costruito abusivamente ma e stata presentata domanda di condono per il quale stiamo definendo le pratiche ed i pagamenti con il comune per avere le licenze in sanatoria definitive. Il fatto che non si possiede la sanatoria definitiva e di conseguenza l' agibilità dell' immobile, questo comporta dei problemi oppure essendo ceduto temporaneamente a privati non cisono problemi ?
scusate se ho chiesto diversi chiarimenti, ma vorrei informazioni per procedere in modo corretto.
resto in attesa di un Vs. gradito riscontro
cordialmente
Daniele
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buonasera Dott Chiarelli
Ma per affittare saltuariamente ( tipo 2 volte al mese quando va bene ) è necessario avere partita Iva o si puo' percepire il compenso tra privati ?
[color=red]Il problema non sta nel numero di volte, ma nel carattere PROFESSIONALE o meno dell'attività.
Se l'attività è svolta in modo organizzato, con personale dedicato e/o mediante forme di pubblicizzazione "spinta", anche 2 volte al mese può essere un ulteriore indizio della professionalità dell'attività.
Se poi il reddito di questa iniziativa costituisce il reddito prevalente dell'interessato ..... altri indizio.
Quindi NON ESISTE un limite certo .... ma una serie di indizi per i quali la FINANZA potrebbe contestare l'esercizio professionale e quindi l'obbligo della partita iva e quindi la l'evasione fiscale per l'iva non versata.
QUINDI, stare attenti e valutare bene i vari fattori.
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se non serve partita Iva come si deve dichiarare il compenso percepito ? basta una semplice ricevuta fiscale del proprietario nei confronti dell' affittuario in questione, che poi verrà dichiarata nella dichiarazione dei redditi ?
[color=red]CONFERMO. Se non si fa processionalmente si rilascia ricevuta e si dichiara il tutto nella dichiarazione dei redditi (redditi diversi)[/color]
se invece è obbligatoria la partitia Iva .... che tipo di partita Iva bisogna avere ?
[color=red]La partita iva è unica. Sarà nell'oggetto sociale e nei codici ATECO al momento dell'iscrizione in CCIAA che indicherai l'organizzazione eventi
Sicuramente questi:
http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/ateco.html?versione=2007.3&codice=N-82.30.00
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il locale deve rispettare delle normative o non serve in quanto è una struttura privata e non aperta al pubblico es. impianto vigili del fuoco, cucina a norma e quant' altro ... ?
[color=red]Senza partita iva sei nei rapporti fra privati e non occorre niente.
Ovviamente fai bene a tutelarti con assicurazione ma dovresti anche esplicitare il DIVIETO di accesso per un numero superiore a TOT PERSONE (tali da garantire la sicurezza in caso di eventi particolari). Io mi farei fare un piccolo piano di sicurezza da un tecnico che farei firmare ai locatari![/color]
Inoltre l' immobile in questione è stato costruito abusivamente ma e stata presentata domanda di condono per il quale stiamo definendo le pratiche ed i pagamenti con il comune per avere le licenze in sanatoria definitive. Il fatto che non si possiede la sanatoria definitiva e di conseguenza l' agibilità dell' immobile, questo comporta dei problemi oppure essendo ceduto temporaneamente a privati non cisono problemi ?
[color=red]No, la domanda di condono ha effetto sanante fino alla definizione del procedimento.[/color]
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Buonasera Dott Chiarelli
dovrei farle delle domande, ma ho difficoltà ad inserire in coda alla sua risposta
Buonasera
volevo avere questi tipo di chiarimenti :
una società di Catering mi ha consigliato di aprire Partita Iva come locatore ( cosa vuol dire ? ) e prendere degli accordi con un catering che si occupa direttamente alla trattativa con i clienti e gli fornisce pacchetto completo ( menu + location ) e, ad ogni evento, dovrei emettere fattura al catering per ricevere il compenso,
E' una cosa fattibile ? ma se si puo' aprire questi tipo di partita iva, l' immobile D8 deve essere messo a norma per cosa : ( cucina a norma, impianot vigili del fuoco, e altro ?
Inoltre, il proprietario dell' Immobile è mia madre, ma la P.I. è obbligatorio che la apra Lei o posso aprirla anche io come figlio ?
òòòòòòòòòòòòòòòòò
altra indicazione che ho ricevuto è quella di fare un contratto di locazione con una società di catering
ma l' immobile essendo ancora in fase di condono ci sono problemi o si puo' fare ?
l' eventuale messa a norma del locale spetta al proprietario o all' affittuario ?
attendo un riscontro
saluti
Daniele
Buonasera
volevo avere questi tipo di chiarimenti :
una società di Catering mi ha consigliato di aprire Partita Iva come locatore ( cosa vuol dire ? ) e prendere degli accordi con un catering che si occupa direttamente alla trattativa con i clienti e gli fornisce pacchetto completo ( menu + location ) e, ad ogni evento, dovrei emettere fattura al catering per ricevere il compenso,
E' una cosa fattibile ? ma se si puo' aprire questi tipo di partita iva, l' immobile D8 deve essere messo a norma per cosa : ( cucina a norma, impianot vigili del fuoco, e altro ?
Inoltre, il proprietario dell' Immobile è mia madre, ma la P.I. è obbligatorio che la apra Lei o posso aprirla anche io come figlio ?
òòòòòòòòòòòòòòòòò
altra indicazione che ho ricevuto è quella di fare un contratto di locazione con una società di catering
ma l' immobile essendo ancora in fase di condono ci sono problemi o si puo' fare ?
l' eventuale messa a norma del locale spetta al proprietario o all' affittuario ?
attendo un riscontro
saluti
Daniele
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Salve, la situazione è sufficientemente chiara e la riepilogo con alcune sigle:
A (sua madre) è proprietaria di un locale catastalmente D8 (Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni.) di cui non sappiamo la destinazione d'uso edilizia ma che sarà presumibilmente commerciale.
E' vostra intenzione farlo fruttare organizzando, in modo professionale e stabile, delle feste private.
Chiamiamo B l'eventuale locatario (lei), cioè la persona che prende in affitto il locale.
Chiamiamo C il catering, l'azienda che porta da mangiare durante le feste
Chiamiamo D chi svolge la festa privata (quello che paga!)
PRIMA SOLUZIONE
Il soggetto A prende partita IVA per lo svolgimento professionale dell'organizzatore di eventi. Formalmente dovrà presentare SCIA per agenzia di affari (un adempimento semplice da fare in Comune)
Il soggetto A concede a D gli spazi per l'organizzazione di feste private.
A questo punto A può contattare C per il servizio di catering.
D paga tutto ad A che emette fattura.
A paga C per il servizio
SECONDA SOLUZIONE
Come quella di prima ma D paga separatamente A per la locazione e C per il servizio.
A e C emettono distinte fatture
TERZA SOLUZIONE
Il soggetto A dà in locazione l'immobile a B (con contratto registrato all'agenzia delle entrate) il quale prende partita IVA per lo svolgimento professionale dell'organizzatore di eventi. Formalmente dovrà presentare SCIA per agenzia di affari (un adempimento semplice da fare in Comune)
Il soggetto B concede a D gli spazi per l'organizzazione di feste private.
A questo punto B può contattare C per il servizio di catering.
D paga tutto ad B che emette fattura.
B paga C per il servizio
QUARTA SOLUZIONE
Come quella di prima ma D paga separatamente B per la locazione e C per il servizio.
B e C emettono distinte fatture
QUINTA SOLUZIONE
Il soggetto A dà in locazione l'immobile a C (con contratto registrato all'agenzia delle entrate) il quale prende partita IVA per lo svolgimento professionale dell'organizzatore di eventi. Formalmente dovrà presentare SCIA per agenzia di affari (un adempimento semplice da fare in Comune)
Il soggetto C concede a D gli spazi per l'organizzazione di feste private e gli fornisce anche il servizio di catering.
D paga tutto ad C che emette fattura.
Buonasera,
tutto molto chiaro,
ma per fare un periodo di prova ( se il tipo di gestione puo' avere un riscontro economico )
è possibile che mia madre ( proprietario ) faccia a me figlio un contratto di comodato d' uso gratuito per 1 o 2 anni
e io apro la partita Iva per organizzare eventi, collaborando ovviamente con un catering autorizzato per la gestione del banchetto ?
Se il comodato d' uso è praticabile, va sempre registrato un contratto all' Agenzia delle Entrate ?
grazie della sua disponibilità
buona serata
Daniele
Buonasera,
tutto molto chiaro,
ma per fare un periodo di prova ( se il tipo di gestione puo' avere un riscontro economico )
è possibile che mia madre ( proprietario ) faccia a me figlio un contratto di comodato d' uso gratuito per 1 o 2 anni
e io apro la partita Iva per organizzare eventi, collaborando ovviamente con un catering autorizzato per la gestione del banchetto ?
Se il comodato d' uso è praticabile, va sempre registrato un contratto all' Agenzia delle Entrate ?
grazie della sua disponibilità
buona serata
Daniele
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1) certo che è possibile fare un "periodo di prova" che, giuridicamente equivale ad una ordinaria apertura
2) Se il comodato ha come oggetto beni immobili, il contratto deve essere obbligatoriamente registrato (quindi in forma scritta) all’agenzia delle entrate entro 20 giorni dalla data di stipula ( DPR nr. 131/86, art. 5, comma 4 Testo unico imposte di registro).
L’imposta di registro è in misura fissa di 168,00 euro.
http://www.comune.lastra-a-signa.fi.it/schede/entrate_e_tributi/come-si-registra-un-contratto-di-comodato-d-uso-gratuito/
molto interessante la risposta fornita...presumo che sul costo di affitto se si da al catering o al privato ci sia da applicare l'IVA..in quale percentuale??
riferimento id:14042
molto interessante la risposta fornita...presumo che sul costo di affitto se si da al catering o al privato ci sia da applicare l'IVA..in quale percentuale??
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Ovviamente il costo del catering sconta l'iva (22%) mentre la locazione è soggetta secondo una disciplina un po' articolata. Vedi: http://www.fimaatorino.it/public/document/vademecumance_iva_cessionilocazioni.pdf
il catering solitamente ha l'iva al 10% ....
riferimento id:14042
il catering solitamente ha l'iva al 10% ....
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I pubblici esercizi dotati dell'apposita licenza applicano sulla somministrazione(anche a domicilio) di alimenti e bevande l'aliquota IVA del 10%. Tutti gli altri soggetti devono applicare, per i servizi di catering, l'aliquota del 20%(risoluzione ministeriale n.380292 del 25/02/1980).
Vedi anche documento allegato.
Per approfondimenti consulta un commercialista
Buongiorno,
vivo con la mia famiglia in una villa con ampio giardino e vorrei incominciare ad affittare le parte esterna per matrimoni. Inizialmente vorrei fare un periodo di prova per capire se questa mia idea possa diventare un'attività.
Quali documenti devo far firmare per l'eventuale stipula di un contratto giornaliero per l'affitto della location?
E' sufficiente l'assicurazione del "capo famiglia" ?
E' necessaria una partita IVA?
Cosa devo dichiarare?
Dopo qualche mese di prova se l'attività dovesse funzionare vorrei farla seguire a mia figlia di 19 anni.
Posso fare aprire a lei la PI?
Esistono delle agevolazioni per i giovani?
Ringrazio per i chiarimenti che mi fornirete, purtroppo non ho alcuna esperienza in questo campo
Buongiorno,
vivo con la mia famiglia in una villa con ampio giardino e vorrei incominciare ad affittare le parte esterna per matrimoni. Inizialmente vorrei fare un periodo di prova per capire se questa mia idea possa diventare un'attività.
Quali documenti devo far firmare per l'eventuale stipula di un contratto giornaliero per l'affitto della location?
E' sufficiente l'assicurazione del "capo famiglia" ?
E' necessaria una partita IVA?
Cosa devo dichiarare?
Dopo qualche mese di prova se l'attività dovesse funzionare vorrei farla seguire a mia figlia di 19 anni.
Posso fare aprire a lei la PI?
Esistono delle agevolazioni per i giovani?
Ringrazio per i chiarimenti che mi fornirete, purtroppo non ho alcuna esperienza in questo campo
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Salve,
le consiglio la consulenza diretta di un commercialista.
In linea generale se lei si limita ad affittare senza costituire una impresa potrà farlo senza partita iva nè iscrizione in CCIAA.
Valuti se l'assicurazione la copre (normalmente no) e se del caso la integri.
Non occorrono adempimenti. Faccia firmare un "contrattino" a chi prende in locazione temporanea così da dettare limiti all'utilizzo della casa.
Se tutto va bene e sua figlia prosegue in modo continuativo e professionale potrà farlo come professionista a partita iva o come azienda (con contratto con il quale potrà avere la disponibilità dei locali).
Vi sono molte variabili .... valutatele tutte con il commercialista
Buongiorno dott. Chiarelli,
sto per prendere in affitto una villa con un grande terreno, per abitarci e svolgerci attività come educatore cinofilo (quindi con qualche cliente che porta il proprio cane per fare esercizi), già d'accordo con la proprietà. Data la bellezza del posto, si era posta anche la possibilità di affittare il giardino della villa stessa ad eventi come piccole feste private, eventualmente supportate da un servizio di catering chiamato all'occasione.
Io sono una persona fisica con partita IVA, prenderei in affitto l'immobile come privato (senza IVA), ma all'occasione posso contare su una società di cui sono socio che ha nel suo oggetto sociale la promozione di feste ed eventi (82.30.00). Posso utilizzare, previa clausola contrattuale (quale? concessione di sublocazione temporanea di breve durata -contratto giornaliero- di parte della proprietà (giardino)?) queste entità fiscali per poter organizzare quelle poche attività (es. un rinfresco coi miei clienti o una mostra fotografica della mia compagna ad inviti privati e limitati (non aperta al pubblico, per intenderci), una volta al mese o giù di lì e non commettere pasticci fiscali? E se il giardino fosse richiesto per un rinfresco di un matrimonio? Come si deve configurare il rapporto tra noi e chi ci chiede il bene per quel pomeriggio?
La ringrazio per la risposta.
Claudio de Biasio
Buongiorno dott. Chiarelli,
sto per prendere in affitto una villa con un grande terreno, per abitarci e svolgerci attività come educatore cinofilo (quindi con qualche cliente che porta il proprio cane per fare esercizi), già d'accordo con la proprietà. Data la bellezza del posto, si era posta anche la possibilità di affittare il giardino della villa stessa ad eventi come piccole feste private, eventualmente supportate da un servizio di catering chiamato all'occasione.
Io sono una persona fisica con partita IVA, prenderei in affitto l'immobile come privato (senza IVA), ma all'occasione posso contare su una società di cui sono socio che ha nel suo oggetto sociale la promozione di feste ed eventi (82.30.00). Posso utilizzare, previa clausola contrattuale (quale? concessione di sublocazione temporanea di breve durata -contratto giornaliero- di parte della proprietà (giardino)?) queste entità fiscali per poter organizzare quelle poche attività (es. un rinfresco coi miei clienti o una mostra fotografica della mia compagna ad inviti privati e limitati (non aperta al pubblico, per intenderci), una volta al mese o giù di lì e non commettere pasticci fiscali? E se il giardino fosse richiesto per un rinfresco di un matrimonio? Come si deve configurare il rapporto tra noi e chi ci chiede il bene per quel pomeriggio?
La ringrazio per la risposta.
Claudio de Biasio
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Il tema FESTE PRIVATE è stato approfondito in questi post:
https://www.google.it/search?q=site%3Aomniavis.it%2Fweb%2Fforum+feste+private&oq=site%3Aomniavis.it%2Fweb%2Fforum+feste+private&aqs=chrome..69i57j69i58.374j0j9&sourceid=chrome&es_sm=122&ie=UTF-8
Buongiorno dott. Chiarelli,
sto per prendere in affitto una villa con un grande terreno, per abitarci e svolgerci attività come educatore cinofilo (quindi con qualche cliente che porta il proprio cane per fare esercizi), già d'accordo con la proprietà. Data la bellezza del posto, si era posta anche la possibilità di affittare il giardino della villa stessa ad eventi come piccole feste private, eventualmente supportate da un servizio di catering chiamato all'occasione.
Io sono una persona fisica con partita IVA, prenderei in affitto l'immobile come privato (senza IVA), ma all'occasione posso contare su una società di cui sono socio che ha nel suo oggetto sociale la promozione di feste ed eventi (82.30.00). Posso utilizzare, previa clausola contrattuale (quale? concessione di sublocazione temporanea di breve durata -contratto giornaliero- di parte della proprietà (giardino)?) queste entità fiscali per poter organizzare quelle poche attività (es. un rinfresco coi miei clienti o una mostra fotografica della mia compagna ad inviti privati e limitati (non aperta al pubblico, per intenderci), una volta al mese o giù di lì e non commettere pasticci fiscali? E se il giardino fosse richiesto per un rinfresco di un matrimonio? Come si deve configurare il rapporto tra noi e chi ci chiede il bene per quel pomeriggio?
La ringrazio per la risposta.
Claudio de Biasio
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RICERCA NORMATIVA E GIURISPRUDENZA
La Omniavis mette inoltre a disposizione, a prezzi contenutissimi, un servizio di ricerca normativa e giurisprudenziale che trova descritto a questa pagina:
http://www.omniavis.com/index.php/2013-11-10-07-07-12/normativa-e-giurisprudenza
ASSISTENZA PERSONALIZZATA
Qualora abbia necessità di una consulenza più specifica (anche nella compilazione della modulistica, nell'inoltro telematico e nella risoluzione di casi complessi) la preghiamo di volerci inviare il materiale che ha a disposizione alla mail staff@omniavis.it. Sarà nostra cura analizzarlo ed inviarle, gratuitamente e senza impegno, un preventivo.
Buongiorno Dott. Chiarelli,
intanto voglio ringraziarla per la velocissima risposta ed i collegamenti interessanti, che appena posso vado a "spulciare".
Semplifico il quesito, o meglio lo pongo in modo, spero, più chiaro:
Volendo svolgere in questo terreno attività sociali (es. come detto attività cinofile, o un rinfresco per i miei amici) non aperte al pubblico ma solo ad un giro di contatti personali, si potrebbe intravedere una semplificazione se io affittassi l'immobile tramite due contratti collegati, uno di locazione dell'immobile ad uso abitativo SENZA alcun diritto di sublocazione né cessione nemmeno temporanea a terzi, e uno invece di affitto per i 2 ettari di terreno, sul quale invece poter esercitare attività ed eventualmente concedere in affitto il terreno alla mia stessa ASD per svolgere in modo regolamentato e corretto le succitate attività cinofile e/o sociali?
Forse così risulta più chiaro...
Prendo nota dei servizi offerti dal vostro studio, così che in caso di necessità mi possa rivolgere direttamente a voi.
Claudio de Biasio
Buongiorno Dott. Chiarelli,
intanto voglio ringraziarla per la velocissima risposta ed i collegamenti interessanti, che appena posso vado a "spulciare".
Semplifico il quesito, o meglio lo pongo in modo, spero, più chiaro:
Volendo svolgere in questo terreno attività sociali (es. come detto attività cinofile, o un rinfresco per i miei amici) non aperte al pubblico ma solo ad un giro di contatti personali, si potrebbe intravedere una semplificazione se io affittassi l'immobile tramite due contratti collegati, uno di locazione dell'immobile ad uso abitativo SENZA alcun diritto di sublocazione né cessione nemmeno temporanea a terzi, e uno invece di affitto per i 2 ettari di terreno, sul quale invece poter esercitare attività ed eventualmente concedere in affitto il terreno alla mia stessa ASD per svolgere in modo regolamentato e corretto le succitate attività cinofile e/o sociali?
Forse così risulta più chiaro...
Prendo nota dei servizi offerti dal vostro studio, così che in caso di necessità mi possa rivolgere direttamente a voi.
Claudio de Biasio
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Il problema non è procedurale. La soluzione indicata va senz'altro bene a condizione però che le feste siano veramente private e le attività dell'ASD siano vere attività sociali ed in entrambi i casi non vi sia una attività professionale "mascherata".
A queste condizioni la soluzione è fattibile
Ma per affittare saltuariamente ( tipo 2 volte al mese quando va bene ) è necessario avere partita Iva o si puo' percepire il compenso tra privati ?
[color=red]Il problema non sta nel numero di volte, ma nel carattere PROFESSIONALE o meno dell'attività.
Se l'attività è svolta in modo organizzato, con personale dedicato e/o mediante forme di pubblicizzazione "spinta", anche 2 volte al mese può essere un ulteriore indizio della professionalità dell'attività.
Se poi il reddito di questa iniziativa costituisce il reddito prevalente dell'interessato ..... altri indizio.
Quindi NON ESISTE un limite certo .... ma una serie di indizi per i quali la FINANZA potrebbe contestare l'esercizio professionale e quindi l'obbligo della partita iva e quindi la l'evasione fiscale per l'iva non versata.
QUINDI, stare attenti e valutare bene i vari fattori.
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se non serve partita Iva come si deve dichiarare il compenso percepito ? basta una semplice ricevuta fiscale del proprietario nei confronti dell' affittuario in questione, che poi verrà dichiarata nella dichiarazione dei redditi ?
[color=red]CONFERMO. Se non si fa processionalmente si rilascia ricevuta e si dichiara il tutto nella dichiarazione dei redditi (redditi diversi)[/color]
se invece è obbligatoria la partitia Iva .... che tipo di partita Iva bisogna avere ?
[color=red]La partita iva è unica. Sarà nell'oggetto sociale e nei codici ATECO al momento dell'iscrizione in CCIAA che indicherai l'organizzazione eventi
Sicuramente questi:
http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/ateco.html?versione=2007.3&codice=N-82.30.00
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il locale deve rispettare delle normative o non serve in quanto è una struttura privata e non aperta al pubblico es. impianto vigili del fuoco, cucina a norma e quant' altro ... ?
[color=red]Senza partita iva sei nei rapporti fra privati e non occorre niente.
Ovviamente fai bene a tutelarti con assicurazione ma dovresti anche esplicitare il DIVIETO di accesso per un numero superiore a TOT PERSONE (tali da garantire la sicurezza in caso di eventi particolari). Io mi farei fare un piccolo piano di sicurezza da un tecnico che farei firmare ai locatari![/color]
Inoltre l' immobile in questione è stato costruito abusivamente ma e stata presentata domanda di condono per il quale stiamo definendo le pratiche ed i pagamenti con il comune per avere le licenze in sanatoria definitive. Il fatto che non si possiede la sanatoria definitiva e di conseguenza l' agibilità dell' immobile, questo comporta dei problemi oppure essendo ceduto temporaneamente a privati non cisono problemi ?
[color=red]No, la domanda di condono ha effetto sanante fino alla definizione del procedimento.[/color]
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Buonasera Dott. Chiarelli, vorrei ancora conforto su quanto ha detto. Per affittare un appartamento a turisti per periodi fino a 30 gg Le chiedo: affidarsi a portali e siti specializzati in affitti che fungono da propositori per un appartamento è da ritenersi pubblicizzazione "spinta"?
Per quanto riguarda il resto, il reddito non sarebbe quello prevalente e l'attività non sarebbe svolta con personale dedicato. E' da ritenersi regolare per rientrare nel caso della ricevuta e successiva dichiarazione dei redditi?
La ringrazio molto.
Niente vieta di affidarsi a siti specializzati ... anzi è un elemento che depone a favore dell'assenza di una propria autonoma organizzazione aziendale.
Come dicevo il problema non è la singola azione, ma il complesso delle attività, che non devono figurare come attività professionali.
Tratteremo di questi e molti altri argomenti nel prossimo incontro di formazione che si terrà ad APRILIA il prossimo 15 dicembre 2015
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[color=blue][b]Sessione di formazione A (ore 9,30-13,00)
[/b][/color]La disciplina del procedimento amministrativo
Le procedure semplificate (scia, comunicazione e simili)
Irricevibilità, vizi tecnologici, procedurali e sostanziali
La conformazione
La conferenza di servizi
L'atto finale ed i pareri
Autotutela, ricorsi e correzione degli atti
Risposta ai quesiti
[color=red][b]Sessione di formazione B (ore 14,00-17,30)
[/b][/color]Polizia amministrativa e TULPS
Procedure e controlli in materia di polizia amministrativa
Il procedimento sanzionatorio pecuniario (L. 689/1981)
Disciplina delle sanzioni amministrative interdittive
Casistiche più ricorrenti
Risposta ai quesiti
[b][color=blue]Docente: dott. Simone Chiarelli[/color][/b]
Per maggiori dettagli:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=30434.0
Procedimenti unico e disciplina del commercio - 2 febbraio 2016
[size=12pt]il prossimo [b]2 febbraio 2016[/b], presso la "[b]Sala Manzù" della Biblioteca Comunale[/b] , posta in [b]Via Marconi nel Comune di Aprilia[/b], si terranno i n. 2 seguenti seminari:
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[size=12pt]Docente: [b]Dott. Simone Chiarelli[/b]
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[size=12pt][color=red][b]Sessione di formazione A (ore 9,30-13,00)
[/b][list]
[li]La disciplina del procedimento unico nel DPR 160/2010[/li]
[li]SUAP e organizzazione[/li]
[li]Il procedimento autorizzativo[/li]
[li]Il procedimento automatizzato[/li]
[li]Approfondimenti su specifiche procedure[/li]
[li]Risposte ai quesiti[/li]
[/list]
[size=12pt][color=blue][b]Sessione di formazione B (ore 14,00-17,30)[/b][/color]
[/size][list]
[li]Commercio in sede fissa[/li]
[li]Forme speciali di vendita[/li]
[li]Somministrazione di alimenti e bevande[/li]
[li]Accertamento dei requisiti soggettivi[/li]
[li]Accertamento dei requisiti oggettivi[/li]
[li]Procedimenti connessi (edilizia, ambiente, sanità e sicurezza)[/li]
[li]Risposta ai quesiti[/li]
[/list]
[size=14pt]Per info, costi e scheda d'iscrizione: http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=31513.0[/size]