Il presidente di un circolo privato intende avviare l'attività di ristorazione all'interno del circolo stesso.
Ho chiesto che mi venisse presentata una DUAAP per attività di somministrazione aperta al pubblico in quanto, giusto il fatto che l'art. 148 del TUIR le annovera tra le attività commermerciali. Mi sorge il dubbio sull'applicazione del D.M.I. n. 564 del 17/12/1992, perchè lui insiste sul fatto che parte della loro attività non è commerciale, devo valutare in base alle planimetrie del locale, dalla quale si evince che l'attività principale è la ristorazione? A quel punto i locali non rispettano i requisiti di sorvegliabilità in quanto privi di accesso dalla pubblica via, infatti l'ingresso del circolo è all'interno di un cortile privato nel quale si affacciano altre attività.
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riferimento id:1374Per darti un'opinione sulla sorvegliabilità dei locali nel caso specifico, dovrei verificare la planimetria...
Ad ogni modo, se l'attività si configura come pubblico esercizio in quanto non rientra nei casi in cui il circolo opera come un'attività non commerciale ai sensi del TUIR, il locale deve possedere i normali requisiti di sorvegliabilità.
Certo è che nello stesso locale non possono coesistere un circolo ed un pubblico esercizio, in quanto si tratta di due elementi totalmente differenti ed antitetici, anche (ma non solo) per quanto riguarda i requisiti di sorvegliabilità. Non è quindi sostenibile la tesi secondo cui "una parte" dell'attività è non commerciale: occorre comprendere se l'attività risultante sarà un circolo o un pubblico esercizio, e di conseguenza verificare i requisiti di sorvegliabilità per l'uno o l'altro caso.