Buongiorno
ho trovato questo forum navigando su internet e l'ho ritenuto utilissimo per condividere il mio problema.
Ho un salone di automobili iscritto come ditta individuale alla camera di commercio di Bari come vendita di autoveicoli nuovi ed usati; il salone ha una superficie di circa 350 mq, completo di servizi sanitari a norma di legge e quant'altro e con 2 vetrine/ingressi separati ed adiacenti.
Vorrei aprire una seconda attività di vendita/riparazione di telefoni, operando sotto la stessa partita iva e quindi integrando il camerale con i rispettivi codici ateco; ritaglierei all'interno del salone un'area, delimitata da pannelli in cartongesso eventualmente, con un ingresso separato dove posizionerei solo un bancone e al massimo qualche stand espositivo di cover ecc dato che l'attività principale sarà inizialmente di riparazione.
Ora volevo chiedere, dal punto di vista fiscale si potrebbe fare?Quindi avrei la stessa partita iva e due contabilità separate.
Ma cosa più importante, per avere due attività nello stesso salone dovrei dotare entrambe di servizi igienici separati o potrei dotare l'area adibita alla riparazione di telefoni di una porta comunicante con il resto del salone dalla quale si può accedere ai bagni?
Ho bisogno di qualche requisito tecnico specifico per iniziare questa attività oltre sicuramente ad una autorizzazione da parte del comune?
Spero in una vostra risposta per chiarire il mio dubbio dato che il mio commercialista e il mio ingegnere mi ha dato delle risposte sconfortanti.
Grazie!
Buongiorno
ho trovato questo forum navigando su internet e l'ho ritenuto utilissimo per condividere il mio problema.
Ho un salone di automobili iscritto come ditta individuale alla camera di commercio di Bari come vendita di autoveicoli nuovi ed usati; il salone ha una superficie di circa 350 mq, completo di servizi sanitari a norma di legge e quant'altro e con 2 vetrine/ingressi separati ed adiacenti.
Vorrei aprire una seconda attività di vendita/riparazione di telefoni, operando sotto la stessa partita iva e quindi integrando il camerale con i rispettivi codici ateco; ritaglierei all'interno del salone un'area, delimitata da pannelli in cartongesso eventualmente, con un ingresso separato dove posizionerei solo un bancone e al massimo qualche stand espositivo di cover ecc dato che l'attività principale sarà inizialmente di riparazione.
Ora volevo chiedere, dal punto di vista fiscale si potrebbe fare?Quindi avrei la stessa partita iva e due contabilità separate.
Ma cosa più importante, per avere due attività nello stesso salone dovrei dotare entrambe di servizi igienici separati o potrei dotare l'area adibita alla riparazione di telefoni di una porta comunicante con il resto del salone dalla quale si può accedere ai bagni?
Ho bisogno di qualche requisito tecnico specifico per iniziare questa attività oltre sicuramente ad una autorizzazione da parte del comune?
Spero in una vostra risposta per chiarire il mio dubbio dato che il mio commercialista e il mio ingegnere mi ha dato delle risposte sconfortanti.
Grazie!
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Salve,
dalla descrizione mi pare di capire che siamo in presenza di una unica unità immobiliare che verrà ripartita in spazi distinti, comunicanti, anche se con più accessi.
Sicuramente lei ha diritto e titolo ad esercitare all'interno dell'immobile entrambe le attività (autosalone e vendita/riparazione telefoni), cioò nello specifico ai sensi dell'art. 35 del Dlgs 59/2010.
Poichè avrà già la "licenza di vendita" dovrà comunicare solo l'eventuale ampliamento della superficie di vendita (scia di vicinato). Se la superficie rimane tal quale allora non dovrà fare nemmeno quell'adempimento.
Ovviamente dovrà modificare l'oggetto sociale e fare la relativa registrazione in CCIAA.
Quanto alle dotazioni strutturali se i locali sono comunicanti e l'attività è unitaria non vi sono adeguamenti di servizi igienici da apportare in quanto per entrambe le attività potrà fruire dei servizi igienici esistenti (obbligatori per i dipendenti e non per il pubblico).
Non vedo problemi particolari.
*******************
DECRETO LEGISLATIVO 26 marzo 2010, n. 59
Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno. (10G0080) (GU n.94 del 23-4-2010 - Suppl. Ordinario n. 75 )
note:
Entrata in vigore del provvedimento: 8/5/2010
Art. 35
(Attivita' multidisciplinari)
1. I prestatori possono essere assoggettati a requisiti che li
obblighino ad esercitare esclusivamente una determinata attivita'
specifica o che limitino l'esercizio, congiunto o in associazione, di
attivita' diverse solo nei casi seguenti:
a) professioni regolamentate, nella misura in cui cio' sia
giustificato per garantire il rispetto di norme di deontologia
diverse in ragione della specificita' di ciascuna professione, di cui
e' necessario garantire l'indipendenza e l'imparzialita';
b) prestatori che forniscono servizi di certificazione, di
omologazione, di controllo, prova o collaudo tecnici, nella misura in
cui cio' sia giustificato per assicurarne l'indipendenza e
l'imparzialita'.
2. Nei casi in cui e' consentito lo svolgimento delle attivita'
multidisciplinari di cui al comma 1:
a) sono evitati i conflitti di interesse e le incompatibilita' tra
determinate attivita';
b) sono garantite l'indipendenza e l'imparzialita' che talune
attivita' richiedono;
c) e' assicurata la compatibilita' delle regole di deontologia
professionale e di condotta relative alle diverse attivita',
soprattutto in materia di segreto professionale.
Esatto, è proprio così, è un unica superficie dove in prossimità del secondo ingresso, adiacente a quello dell'autosalone, andrei a delimitare un'area chiusa da cartongessi, dove esercitare l'attività di riparazione, ovviamente con una porta che permette l'accesso al resto del salone e quindi ai servizi igienici.
Farò presente la sua risposta al mio commercialista...che di sicuro non è stato così professionale come Lei!
Grazie mille davvero, per la professionalità e la cortesia!!