Buongiorno
Sarei intenzionato ad aprire uno studio oculistico in provincia di Milano all'interno di un locale già adibito a studio medico e in cui si sono precedentemente alternati medici di base e altri professionisti (allergologi, pneumologi ecc). Lo studio è a norma, con accesso possibile a persone diversamente abili ecc ma manca di un disimpegno che separi il servizio igienico dalla sala d'attesa.
Mi sapete dire se, alla luce delle normative ASL, questa mancanza possa rappresentare un problema considerato che il locale era stato precedentemente dichiarato a norma? Purtroppo ho ricevuto pareri discordanti
Grazie in anticipo per la disponibilità
PL
Buongiorno
Sarei intenzionato ad aprire uno studio oculistico in provincia di Milano all'interno di un locale già adibito a studio medico e in cui si sono precedentemente alternati medici di base e altri professionisti (allergologi, pneumologi ecc). Lo studio è a norma, con accesso possibile a persone diversamente abili ecc ma manca di un disimpegno che separi il servizio igienico dalla sala d'attesa.
Mi sapete dire se, alla luce delle normative ASL, questa mancanza possa rappresentare un problema considerato che il locale era stato precedentemente dichiarato a norma? Purtroppo ho ricevuto pareri discordanti
Grazie in anticipo per la disponibilità
PL
[/quote]
Salve,
lo studio professionale può essere esercitato anche in una RESIDENZA e, ovviamente, in questi casi NON OCCORRONO interventi di adeguamento strutturale per cui se l'immobile è agibile rimane tale anche in caso di utilizzo da parte di un nuovo soggetto come nel suo caso.
Veda: http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=6025.msg12430#msg12430
A mio avviso, pertanto, nessun problema può essere sollevato anche tenuto conto che Lei non deve attivare alcuna procedura per avviare l'attività.
Una precisazione. Nella Regione Lombardia gli studi professionali esercenti attività sanitarie sono soggetti a verifiche da parte delle ASL regionali. Le stesse da tempo adottano una ceck-list per i requisiti strutturali (copia in allegato). Effettivamente viene richiesto un antibagno o comunque un disimpegno. Una anomalia: non viene richiesta la disponibilità di uno spogliatoio, requisito invece indispensabile per un'estetista od un acconciatore.
riferimento id:13373Ho dimenticato l'allegato. Scusate ma è lunedì. Eccolo
riferimento id:13373Innanzitutto grazie per le risposte!
Purtroppo i vostri commenti sono in disaccordo... alla luce dei controlli ASL la costruzione dell'antibagno risulta quindi vincolante o, dal momento che lo studio è già in utilizzo da altri professionisti e precedentemente dichiarato a norma, non necessita di tale aggiornamento?
Antibagno o disimpegno (è sufficiente un corridoio o vano disimpegnato). Probabilmente il ragionamento dell' ASL si fonda sul principio che eventuali irregolarità devono essere sanate quantomeno in occasione dell' insediamento di nuove attività. Nessun disaccordo sul fatto che uno studio professionale possa essere esercitato anche presso locali con destinazione residenziale. E' la destinazione d'uso dei singoli locali che fa la differenza.
riferimento id:13373
Una precisazione. Nella Regione Lombardia gli studi professionali esercenti attività sanitarie sono soggetti a verifiche da parte delle ASL regionali. Le stesse da tempo adottano una ceck-list per i requisiti strutturali (copia in allegato). Effettivamente viene richiesto un antibagno o comunque un disimpegno. Una anomalia: non viene richiesta la disponibilità di uno spogliatoio, requisito invece indispensabile per un'estetista od un acconciatore.
[/quote]
Preciso che la "DISCIPLINA" della Regione Lombardia NON ha valore di fonte primaria.
La mancanza di una fonte primaria (legge statale o regionale) determina l'impossibilità di porre a carico dell'interessato procedure o requisiti ulteriori, anche se contenuti in una DGR.
Tali requisiti in base al "pacchetto Monti" sono venuti meno dal 30 settembre 2012.
Quindi confermo, A MIO AVVISO, che non sono prescrivibili i citati requisiti nè vi è necessità di comunicazione all?ASL (anche se io, cautelativamente, la presenterei tramite il SUAP).