Gent.mo Dott. Chiarelli sono la titolare di un bar alla quale una vicina sta creando non pochi problemi (richiesta di interventi da parte di carabinieri e polizia,vigili urbani ecc. tutti controlli con esiti negativi), per rumori assordanti secondo lei provenienti dal bar. In questi giorni la signora ha anche fatto richiesta al mio comune di accesso ai documenti relativi alle autorizzazioni rilasciate alla mia attività.Il mio comune in data 01/08/2009 ha emanato una ordinanza con la quale venivano fissati gli orari di chiusura e di apertura dalla domenica al giovedì dalle ore 5,00 alle ore 24,00, il sabato e la domenica dalle ore 6,00 alle ore 2,00 e i limiti per fare musica all'interno dei locali alle ore 24,00. Nel mese di aprile ho presentato una comunicazione al comune dove in base alle liberalizzazioni Monti il mio locale avrebbe osservato il seguente orario la domenica dalle ore 8,00 alle ore 1,00 dal lunedì al giovedì dalle ore 7,00 alle ore 1,00 il venerdì dalle ore 7,00 alle ore 4,00 ed il sabato dalle ore 8,00 alle ore 4,00.Avevo già presentato al Comune anche una richiesta di permesso per l'art.68 e 69,al fine di poter fare piccoli intrattenimenti con dj o musica dal vivo perchè secondo loro senza questi permessi non potevo farli.Mi può gentilmente spiegare fino a che ora posso fare musica all'interno del mio locale e per i piccoli intrattenimenti qualche volta anche con ballo spontaneo dovevo fare quelle richieste e se qualcuno balla sono passibile di multa.Siamo dotati anche di una relazione firmata da un tecnico abilitato per la misurazione dei suoni.La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia.
riferimento id:13251Gent. Utente,
inanzitutto dato che ha una "perizia" effettuata dal tecnico occorre avvalersi dai dati di "emanazione del suono" (effettuata mediante metodo di misura in decibel),perche' detti dati possono variare a seconda dell' ubicazione del locale e dagli orari nei quali si fa musica.
Ad esempio se il locale e' in una zona isolata la musica puo avere un volume piu' alto (tuttavia mi pare di capire che non e' il suo caso).
Questo e' molto importante in quanto anche una piccola "violazione" di questi parametri porta all' erogazione di multe e sanzioni.
Discorso diverso e' quello del rumore provocato dai clienti al di fuori del locale (in tal caso Lei non corre nessun rischio di sanzione).
Per quanto concerne gli orari in (anche in virtu' dellla liberalizzazione effettuata dal Governo Monti come da Lei evidenziato) variano di solito, un bar deve chiudere attivita' alle ore 2.00 e per ovviare a tali problematiche Le consiglio di dotarsi di "dispositivi" volti alla riduzione del rumore.
Spero di esserLe stato utile.
perche' la chiusura e' obbligatoria alle ore 02.00 se la liberalizzazione degli orari dice che si puo' restare aperti anche 24 ore? per quanto riguarda la musica all' interno del locale fino a che ora si puo' tenere accesa rispettando i decibel e i parametri della relazione?
riferimento id:13251
Gent.mo Dott. Chiarelli sono la titolare di un bar alla quale una vicina sta creando non pochi problemi (richiesta di interventi da parte di carabinieri e polizia,vigili urbani ecc. tutti controlli con esiti negativi), per rumori assordanti secondo lei provenienti dal bar. In questi giorni la signora ha anche fatto richiesta al mio comune di accesso ai documenti relativi alle autorizzazioni rilasciate alla mia attività.Il mio comune in data 01/08/2009 ha emanato una ordinanza con la quale venivano fissati gli orari di chiusura e di apertura dalla domenica al giovedì dalle ore 5,00 alle ore 24,00, il sabato e la domenica dalle ore 6,00 alle ore 2,00 e i limiti per fare musica all'interno dei locali alle ore 24,00. Nel mese di aprile ho presentato una comunicazione al comune dove in base alle liberalizzazioni Monti il mio locale avrebbe osservato il seguente orario la domenica dalle ore 8,00 alle ore 1,00 dal lunedì al giovedì dalle ore 7,00 alle ore 1,00 il venerdì dalle ore 7,00 alle ore 4,00 ed il sabato dalle ore 8,00 alle ore 4,00.Avevo già presentato al Comune anche una richiesta di permesso per l'art.68 e 69,al fine di poter fare piccoli intrattenimenti con dj o musica dal vivo perchè secondo loro senza questi permessi non potevo farli.Mi può gentilmente spiegare fino a che ora posso fare musica all'interno del mio locale e per i piccoli intrattenimenti qualche volta anche con ballo spontaneo dovevo fare quelle richieste e se qualcuno balla sono passibile di multa.Siamo dotati anche di una relazione firmata da un tecnico abilitato per la misurazione dei suoni.La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia.
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Salve,
il caso descritto è frequente e spesso vi sono esposti per la musica o il rumore di raggruppamenti di persone nei pressi di locali di somministrazione.
Ciò detto, per quanto attiene ai profili giuridici segnalo:
1) l'ordinanza del 2009 è venuta meno dal 30 settembre 2012 a seguito dell'approvazione delle norme di liberalizzazione. Recentemente la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità di tali disposizioni (trova numerosi approfondimenti in questo forum)
2) anche in relazione alla musica a mio avviso il Comune NON ha potere regolatorio generale, cioè non può prescrivere la cessazione di detta modalità ad un determinato orario. Tale regolamentazione appare anche illogica in quanto se vi sono comunque i LIMITI ACUSTICI, allora non ha senso vietare la musica oltre un determ,inato orario qualora l'interessato possa comunque garantire il rispetto di detti limiti
3) quanto all'istanza di accesso a mio avviso essa è ammissibile. Il vicino ha DIRITTO a verificare che l'amministrazione abbia gestito bene le procedure relative ad un bar di cui lamenta violazioni.
4) pur avendo una relazione asseverata ciò non esclude che il suo locale possa:
- superare i limiti acustici in condizioni particolari (il suono non si propaga regolarmente ed uniformemente)
- superare i limiti di normale tollerabilità rilevanti ai fini penali e civili.
Il vicino ben potrebbe dunque intentare una causa civile, e vincerla, per far cessare l'attività ad una certa ora. Ma sarà eventualmente il giudice a doverlo dire.
5) il Comune, IN PRESENZA DI ACCERTAMENTI POSITIVI (ma non sembra il suo caso) potrebbe adottare ordinanza sindacale per ridurre l'orario di apertura dell'esercizio o prescrivere la cessazione dell'attività musicale ad una determinata ora (es. le 24). Ma per farlo, come detto, occorrono accertamenti specifici e non può essere fatto riferimento alla ordinanza generale del 2009.
Ciò detto le consiglio:
1) di comunicare ufficialmente (se lo ha fatto lo ribadisca) gli orari dell'attività e di pubblicizzare gli stessi mediante cartelli
2) di presentare SCIA per avvio di trattenimenti pubblici (pur potendo esercitare senza per piccoli trattenimenti).
Veda qui: http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=306.msg710#msg710
3) di avviare un colloquio con il vicino, magari MEDIATO da un professionista o mediatore civile al fine di prevenire ogni possibile contenzioso
TRATTENIMENTI MUSICALI: illegittimo il diniego per generica tutela della quiete pubblica
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[color=red][b]TAR CAMPANIA – SALERNO, SEZ. II – sentenza 6 ottobre 2016 n. 2245 [/b][/color]
Al di là della questione se fosse o meno necessario dotarsi di idoneo titolo abilitativo per svolgere l’attività in questione, va rilevato che il Comune ha respinto la richiesta di svolgimento di eventi musicali all’interno del citato pubblico esercizio, presentata dalla ricorrente, sul presupposto, non provato e meramente presunto, che l’attività musicale che la ricorrente voleva esercitare all’interno del proprio locale avrebbe alterato la quiete pubblica. Tale motivazione è erronea, perché l’amministrazione si è basata su una mera supposizione senza effettuare alcuna idonea istruttoria sul punto e anticipando un giudizio in relazione ad un’attività di cui non è stata valutata la portata e la dimensione, anche in considerazione del fatto che si tratta di soli sei serate musicali da svolgersi all’interno del locale con inizio alle ore 20,30 e fine alle ore 00,00.
http://buff.ly/2d7DUtr