Salve, vorrei chiedere delle informazioni circa l'apertura di uno studio professionale di Fisioterapia.
Premetto che lo stesso non sarà "aperto al pubblico" (si riceve solo su appuntamento) e che il sottoscitto è l'unico operante all'interno dello studio.
Volevo sapere, secondo la normativa regionale vigente, se posso aprire lo studio in locali accatastati A2 (residenziali), se è obbligatorio l'accatastamento A10 (uso ufficio) e se esistono requisiti strutturali, individuati da normativa nazionale o regionale, per lo studio (eventuali controlli ASL).
Il DGRC 7310/01 parla solo di ambulatori di fisioterapia, nulla è detto degli studi professionali.
Vi ringrazio da subito per l'eventuale risposta, se servono ulteriori informazioni chiedete pure.
A presto!
Salve, vorrei chiedere delle informazioni circa l'apertura di uno studio professionale di Fisioterapia.
Premetto che lo stesso non sarà "aperto al pubblico" (si riceve solo su appuntamento) e che il sottoscitto è l'unico operante all'interno dello studio.
Volevo sapere, secondo la normativa regionale vigente, se posso aprire lo studio in locali accatastati A2 (residenziali), se è obbligatorio l'accatastamento A10 (uso ufficio) e se esistono requisiti strutturali, individuati da normativa nazionale o regionale, per lo studio (eventuali controlli ASL).
Il DGRC 7310/01 parla solo di ambulatori di fisioterapia, nulla è detto degli studi professionali.
Vi ringrazio da subito per l'eventuale risposta, se servono ulteriori informazioni chiedete pure.
A presto!
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A mio avviso la destinazione (e relativa classificazione catastale) rimane residenziale.
Non vi sono requisiti strutturali ma rimarranno validi i requisiti della civile abitazione.
Vedi questa interessante sentenza:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=6025.msg12430#msg12430