Una logopedista (libera professionista iscritta alla gestione separata INPS) oltre a svolgere la sua attività specifica ha intenzione di intraprendere 2 nuove attività: subaffittando dei locali adiacenti al suo ambulatorio,
svolgerà l'attività di dopo-scuola per i ragazzi da lei in cura (attività educativa di gruppo) e in un altra aula attività formativa rivolta a altri professionisti sulle problematiche del disturbo all'apprendimento.
Per la prima attività ritengo che possa essere considerata integrativa della sua attività professionale, quindi dal punto di vista amministrativo credo che non abbia obblighi alcuni se non fare una valutazione ambientale per l'impatto acustico. Per la seconda, si potrebbero verificare questi 2 casi: attività occasionale formativa svolta da un soggetto
esterno, per esempio 2-3 giornate formative; oppure formazione svolta direttamente dalla professionista (come docente). Chiedo come trattare il rapporto con i docenti esterni per l'eventuale incasso legato all'utilizzo del locale e se per l'attività di docenza da lei esercitata ha bisogno di autorizzazioni specifiche (lei ha suggerito l'accreditamento di ogni singolo evento formativo tramite provider specializzati), inoltre sempre per l'attività di docenza svolta in proprio, possa sempre considerarsi attività professionale o se invece debba considerarsi attività d'impresa con conseguente iscrizione alla CCIAA ed eventuale gestione INPS al commercio.
Una logopedista (libera professionista iscritta alla gestione separata INPS) oltre a svolgere la sua attività specifica ha intenzione di intraprendere 2 nuove attività: subaffittando dei locali adiacenti al suo ambulatorio,
svolgerà l'attività di dopo-scuola per i ragazzi da lei in cura (attività educativa di gruppo) e in un altra aula attività formativa rivolta a altri professionisti sulle problematiche del disturbo all'apprendimento.
Per la prima attività ritengo che possa essere considerata integrativa della sua attività professionale, quindi dal punto di vista amministrativo credo che non abbia obblighi alcuni se non fare una valutazione ambientale per l'impatto acustico. Per la seconda, si potrebbero verificare questi 2 casi: attività occasionale formativa svolta da un soggetto
esterno, per esempio 2-3 giornate formative; oppure formazione svolta direttamente dalla professionista (come docente). Chiedo come trattare il rapporto con i docenti esterni per l'eventuale incasso legato all'utilizzo del locale e se per l'attività di docenza da lei esercitata ha bisogno di autorizzazioni specifiche (lei ha suggerito l'accreditamento di ogni singolo evento formativo tramite provider specializzati), inoltre sempre per l'attività di docenza svolta in proprio, possa sempre considerarsi attività professionale o se invece debba considerarsi attività d'impresa con conseguente iscrizione alla CCIAA ed eventuale gestione INPS al commercio.
[/quote]
Alcune precisazioni:
1) sia l'attività di affitto
2) che il doposcuola
3) che l'attività didattica
sono LIBERE cioè non soggette ad alcun adempimento amministrativo (nemmeno la valutazione di impatto acustico).
Quindi può avviarle senz'altro.
Se le attività sono svolte in connessione con la propria attività principale allora potrà farle anche a titolo libero-professionale. Se invece vi è una organizzazione di mezzi, personale addetto ai servizi di reception, preparazione aula, pulizia ecc.... allora potrebbe configurarsi come attività di impresa quella svolta autonomamente come docente (SECONDO ME NO dalla descrizione fatta).