Ciao Simone, come stai ? E' parecchio che non ti disturbo.
Il quesito di oggi è questo:
Il vecchio piano per l'esercio del commerio su aree pubbliche è stato già adeguato alle disposizioni dell'intesa Stato-Regioni e a quelle del documento unitario ed è in attesa di essere approvato dal Consiglil Comunale.
In detto piano sono stati individuati altri posteggi, c.d. fuori mercato, da assegnare con la procedura di cui alla l.r. 18/2001.
Due di questi però stanno per essere assegnati (i bandi sono stati già pubblicati) secondo le disposizioni/procedure di cui al Decreto Legislativo 163/2006, il cosiddetto "Codice dei contratti pubblici" nonché il regolamento Dpr 207/2010 che ha sostituito il precedente regolamento d'attuazione, Dpr 554 del 1999, con l'obbligo, per il gestore, di tenere pulita l'area assegnata (circa 150 mq.) e la piccola pineta esistente.
E' possibile detto tipo di assegnazione in sostituzione di quello previsto dalla citata legge regionale 18/2001?
Oppure necessitava qualche altro provvedimento preventivo?
Un abbraccio.
Ciao Simone, come stai ? E' parecchio che non ti disturbo.
Il quesito di oggi è questo:
Il vecchio piano per l'esercio del commerio su aree pubbliche è stato già adeguato alle disposizioni dell'intesa Stato-Regioni e a quelle del documento unitario ed è in attesa di essere approvato dal Consiglil Comunale.
In detto piano sono stati individuati altri posteggi, c.d. fuori mercato, da assegnare con la procedura di cui alla l.r. 18/2001.
Due di questi però stanno per essere assegnati (i bandi sono stati già pubblicati) secondo le disposizioni/procedure di cui al Decreto Legislativo 163/2006, il cosiddetto "Codice dei contratti pubblici" nonché il regolamento Dpr 207/2010 che ha sostituito il precedente regolamento d'attuazione, Dpr 554 del 1999, con l'obbligo, per il gestore, di tenere pulita l'area assegnata (circa 150 mq.) e la piccola pineta esistente.
E' possibile detto tipo di assegnazione in sostituzione di quello previsto dalla citata legge regionale 18/2001?
Oppure necessitava qualche altro provvedimento preventivo?
Un abbraccio.
[/quote]
Una cosa è l'assegnazione dell'area, che può avvenire a favore del soggetto A con le modalità del Dlgs 163/2006. ALTRA COSA è la gestione al suo interno di attività commerciale per la quale trova applicazione la sola disciplina commerciale che potrebbe portare all'assegnazione a B (soggetto diverso) della possibilità di gestione in quanto NON è possibile attribuire ad A alcun vantaggio nell'assegnazione stessa.
E' sbagliato affidare in base al codice dei contratti e consentire l'esercizio di attività commerciale.
L'area va inserita nel piano ed assegnata con le modalità della normativa nazionale/regionale.
Ciò detto, poichè la frittata è fatta occorre valutare se procedere alla revoca dell'assegnazione o alla revisione del contratto prevedendo l'assegnazione con bando pubblico della gestione e rimanendo in capo ad A gli altri oneri.
Ciao Somone,
temo di non aver ben compreso la tua risposta (sicuramente per mia ignoranza), quindi ti aggiungo altri elementi sperando in una tuo ulteriore aiuto.
- Il chiosco e l'ubicazione dello stesso sono stati individuati nel nuovo piano commerciale, attualmente in attesa di approvazione da parte del C.C.-
- Nell'attesa è già stato pubblicato il Bando ad oggetto "Concessione di un'area pubblica di mq. 450 circa, sita in..... , attualmente in stato di abbandono, per la realizzazione e la gestione di un chiosco destinato alla S.P.A.B. (lo stesso chiosco di cui sopra).
- Il concessionario avrà l'obbligo di:
a- provvedere a proprie spese alla realizzazione del chiosco.........;
b- garantire la custodia, gestione e pulizia dell'area affidata in concessione (si tratta di una piccola pineta);
c- ecc. ecc.
Seguono la durata della concessione (15 anni), i criteri di assegnazione dell'area (a favore del soggetto che avrà presentato l'offrta economica più bantaggiosa), i requisiti del chiosco, l'attribuzione dei punteggi, ecc.
Al Bando è allegato un capitolato d'oneri e la domanda di partecipazione.
La suddetta procedura à ammessa?
Tu mi dici: Una cosa è l'assegnazione dell'area, che può avvenire a favore del soggetto A con le modalità del Dlgs 163/2006. ALTRA COSA è la gestione al suo interno di attività commerciale per la quale trova applicazione la sola disciplina commerciale che potrebbe portare all'assegnazione a B (soggetto diverso) la possibilità di gestione in quanto NON è possibile attribuire ad A alcun vantaggio nell'assegnazione stessa.
Che significa questo? Che sono necessari due bandi e cioè uno per l'assegnazione dell'area e l'altro per la gestione dell'attività commerciale?
Mi sembra una situazione assurda in quanto potrebbe verificarsi che l'area e l'attività commerciale venissero affidate a due soggetti diversi.
So che questi bandi vengono fatti in diversi comuni i quali concedono la possibilità di gestire alcune attività commerciale all'interno di ville, parchi gioco ovvero pinete, con l'obbligo per l'assegnatario di curarne la manutenzione.
Per ultimo: CAMBIEREBBE QUALCOSA SE DETTO POSTEGGIO NON FOSSE STATO INDIVIDUATO NEL PIANO COMMERCIALE?
Grazie e tanti saluti.
Ciao Somone,
temo di non aver ben compreso la tua risposta (sicuramente per mia ignoranza), quindi ti aggiungo altri elementi sperando in una tuo ulteriore aiuto.
- Il chiosco e l'ubicazione dello stesso sono stati individuati nel nuovo piano commerciale, attualmente in attesa di approvazione da parte del C.C.-
- Nell'attesa è già stato pubblicato il Bando ad oggetto "Concessione di un'area pubblica di mq. 450 circa, sita in..... , attualmente in stato di abbandono, per la realizzazione e la gestione di un chiosco destinato alla S.P.A.B. (lo stesso chiosco di cui sopra).
- Il concessionario avrà l'obbligo di:
a- provvedere a proprie spese alla realizzazione del chiosco.........;
b- garantire la custodia, gestione e pulizia dell'area affidata in concessione (si tratta di una piccola pineta);
c- ecc. ecc.
Seguono la durata della concessione (15 anni), i criteri di assegnazione dell'area (a favore del soggetto che avrà presentato l'offrta economica più bantaggiosa), i requisiti del chiosco, l'attribuzione dei punteggi, ecc.
Al Bando è allegato un capitolato d'oneri e la domanda di partecipazione.
La suddetta procedura à ammessa?
Tu mi dici: Una cosa è l'assegnazione dell'area, che può avvenire a favore del soggetto A con le modalità del Dlgs 163/2006. ALTRA COSA è la gestione al suo interno di attività commerciale per la quale trova applicazione la sola disciplina commerciale che potrebbe portare all'assegnazione a B (soggetto diverso) la possibilità di gestione in quanto NON è possibile attribuire ad A alcun vantaggio nell'assegnazione stessa.
Che significa questo? Che sono necessari due bandi e cioè uno per l'assegnazione dell'area e l'altro per la gestione dell'attività commerciale?
Mi sembra una situazione assurda in quanto potrebbe verificarsi che l'area e l'attività commerciale venissero affidate a due soggetti diversi.
So che questi bandi vengono fatti in diversi comuni i quali concedono la possibilità di gestire alcune attività commerciale all'interno di ville, parchi gioco ovvero pinete, con l'obbligo per l'assegnatario di curarne la manutenzione.
Per ultimo: CAMBIEREBBE QUALCOSA SE DETTO POSTEGGIO NON FOSSE STATO INDIVIDUATO NEL PIANO COMMERCIALE?
Grazie e tanti saluti.
[/quote]
Hai proprio capito bene!
Secondo me non è corretto assegnare la realizzazione di un chiosco e come "gadget" dare di conseguenza la possibilità di svolgervi una attività commerciale.
In questi casi il Comune dovrebbe (dico dovrebbe perchè la procedura che hai descritto è la più diffusa, il che non implica che sia la più corretta):
CASO 1
Distinguere l'assegnazione dell'area dall'esercizio dell'attività
CASO 2
Prevedere una procedura di assegnazione del posteggio secondo il codice del commercio con ONERE del vincitore di realizzare le opere ecc.... (direttamente o tramite terzi)
Come detto ... la procedura che avete attivato è quella classica, ed in quel contesto OK!