Buonasera.
Ho ricevuto una SCIA nella quale si dichiara l'apertura di esercizio di COMMERCIO DI VICINATO AL DETTAGLIO.
Nella descrizione dell'intervento viene dichiarato che l'apertura riguarda "il commercio al dettaglio di vicinato e che l'attività consiste nella compravendita di oggetti preziosi usati e nuovi".
A titolo info, in un secondo tempo è pervenuta comunicazione da parte della Questura del rilascio al titolare (lo stesso che ha presentato la suddetta SCIA) di licenza P.S. per l'esercizio di commercio di oggetti preziosi.
Rileggendo la risposta ad un vecchio quesito in materia sul portale Omniavis (di giugno 2011) si era detto che la documentazione necessaria per l'apertura era:
- licenza TULPS per preziosi
- SCIA di vicinato
- SCIA per cose usate
- se ha prodotti in conto vendita anche SCIA per agenzia d'affari
Ora, nel caso specifico piu' sopra descritto, posso ritenere corretta la SCIA pervenuta? Oppure devo richiedere N. 2 SCIA distinte per il Vicinato e per l'Usato?
Se sono confermate le due SCIA, quella pervenuta la considero SCIA per l'apertura del Vicinato o per l'Usato? O devo annullarla e farne ripresentare due chiare nella descrizione dell'intervento? (spero vivamente di non doverla annuallare :-( )
Grazie
[i]"commercio al dettaglio di vicinato e l'attività consiste nella compravendita di oggetti preziosi nuovi e usati"
- licenza TULPS per preziosi
- SCIA di vicinato
- SCIA per cose usate
- se ha prodotti in conto vendita anche SCIA per agenzia d'affari[/i]
Tutto corretto: Commericio di vicinato, vendita di cose antiche ed usate e vendita conto terzi sono soggette a SCIA. Essendo attività tra loro compatibili basta una SCIA nella quale vengano "segnalate" tutte le attività" ...e la licenza della Questura è la cigliegina sulla torta.