Il mio ufficio ha indetto una conferenza dei servizi decisoria su richiesta dell'interessato per l'autorizzazione alla realizzazione di una struttuta sanitaria sulla quale la Regione , (ora il Commissario ad acta ) deve dare nulla osta di compatibilità con il piano di programmazione, previo parere vincolante e obbligatorio. (L.R.32/07 art. 3). I rilasci di tali nulla osta erano rimasti sospesi in attesa del nuovo piano di fabbisogno che è stato adottato il 27.12.2012. Il Commissario comunica per pec prima della conferenza che il nulla osta non può essere rilasciato fino a che non viene conclusa la ricognizione delle istanze acquisite durante il regime di sospensione. Il delegato dell'impresa "fa il diavolo a 4" contestando continuamente ogni parola e considerazione degli altri convocati (ufficio Tecnico e ASL) impedendo qualsiasi interlocuzione costruttiva sostenendo la irregolarità della Conferenza (voleva determinare ad esempio, i tempi di conclusione del procedeimento all'apertura della conferenza prima dell'espressione dei pareri dei convocati) e invocando, per il parere della Regione, il comma 7 dell'art. 14-ter.
Considerati i dubbi insorti la conferenza è stata aggiornata ad un mese. Tralascio i commenti sulla ignoranza dei pubblici dipendenti incapaci di interpretare le più elementari norme.Chiedo consiglio.
Il mio ufficio ha indetto una conferenza dei servizi decisoria su richiesta dell'interessato per l'autorizzazione alla realizzazione di una struttuta sanitaria sulla quale la Regione , (ora il Commissario ad acta ) deve dare nulla osta di compatibilità con il piano di programmazione, previo parere vincolante e obbligatorio. (L.R.32/07 art. 3). I rilasci di tali nulla osta erano rimasti sospesi in attesa del nuovo piano di fabbisogno che è stato adottato il 27.12.2012. Il Commissario comunica per pec prima della conferenza che il nulla osta non può essere rilasciato fino a che non viene conclusa la ricognizione delle istanze acquisite durante il regime di sospensione. Il delegato dell'impresa "fa il diavolo a 4" contestando continuamente ogni parola e considerazione degli altri convocati (ufficio Tecnico e ASL) impedendo qualsiasi interlocuzione costruttiva sostenendo la irregolarità della Conferenza (voleva determinare ad esempio, i tempi di conclusione del procedeimento all'apertura della conferenza prima dell'espressione dei pareri dei convocati) e invocando, per il parere della Regione, il comma 7 dell'art. 14-ter.
Considerati i dubbi insorti la conferenza è stata aggiornata ad un mese. Tralascio i commenti sulla ignoranza dei pubblici dipendenti incapaci di interpretare le più elementari norme.Chiedo consiglio.
[/quote]
A mio avviso hai gestito correttamente la procedura. La presenza di un parere VINCOLANTE della Regione (che rende inapplicabili le misure sostitutive dell'art. 14 della legge 241/1990) non ti consentono di poter proseguire nell'autorizzazione in assenza del parere espresso.
Tuttavia ti consiglio di CHIUDERE comunque la conferenza con un preavviso edi rigetto se all'esito della prossima riunione la Regione non si pronuncia. Ciò consente all'interessato di intervenire ai sensi dell'art. 10 bis e poi di impugnare il provvedimento finale chiamando il Comune e indirettamente la Regione in giudizio.
Ciò per evitare che la responsabilità ricada sul Comune che, mantenendo attiva la conferenza e non giungendo ad un atto finale priverebbe l'interessato del potere di azione giurisdizionale.
Ti consiglio di scrivere SUBITO alla Regione e per conoscenza all'interessato segnalando che la prossima sarà COMUNQUE l'ultima riunione a seguito della quale verrà adottato il provvedimento finale.
Si, avevo infatti letto il topic Sardegna del 25/01/2013 dove avevi consigliato di sospendere la riunione nella quale emerge il dissenso e rinviare a 10.15.gg la seduta dando atto che l'interessato è invitato a produrre scritti e memorie difensive ai sensi del 10-bis. Nel mio caso quindi già nella prossima seduta concludo anticipando il parere negativo e questo può valere come preavviso di rigetto già sul verbale. Successivamente verrà adottata la determinazione conclusiva del procedimento. Credo possa andare no? Grazie!
riferimento id:11300