Chi mi spiega l'iter da seguire per la definizione di una pratica SUAP in contratto con lo strumento urbanistico ?
Prima con il D.P.R. 447/98 l'iter, dopo il rigetto dell'istanza da parte del suap, continuava con l'accertamento della della compatibilità del progetto sotto il profilo ambientale, sanitario e sicurezza.
Chi mi spiega l'iter da seguire per la definizione di una pratica SUAP in contratto con lo strumento urbanistico ?
Prima con il D.P.R. 447/98 l'iter, dopo il rigetto dell'istanza da parte del suap, continuava con l'accertamento della della compatibilità del progetto sotto il profilo ambientale, sanitario e sicurezza.
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1) interessato presenta richiesta di variante ai sensi dell'art. 8 del dpr 160/2010 allegando:
- descrizione insediamento e attività
- planimetria e relazione tecnica
2) SUAP verifica direttamente o con ufficio tecnico che non vi siano aree del Comune idonee
3) se vi sono le condizioni convoca conferenza di servizi
4) se la conferenza dà esito favorevole il responsabile SUAP trasmette gli atti al Sindaco/Presidente del Consiglio Comunale
5) contestualmente l'esito della conferenza è pubblicato per procedere all'acquisizione delle osservazioni degli interessati secondo la normativa regionale in materia di varianti (tale fase non è contemplata esplicitamente nel DPR ma si ritiene indispensabile)
5) se il Consiglio approva l'atto costituisce variante allo strumento urbanistico. Con l'approvazione si deve dar conto dell'acquisizione o meno delle osservazioni
6) si procede alla pubblicazione secondo la normativa regionale in materia di varianti
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Art. 8
Raccordi procedimentali con strumenti urbanistici
1. Nei comuni in cui lo strumento urbanistico non individua aree
destinate all'insediamento di impianti produttivi o individua aree
insufficienti, fatta salva l'applicazione della relativa disciplina
regionale, l'interessato puo' richiedere al responsabile del SUAP la
convocazione della conferenza di servizi di cui agli articoli da 14 a
14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, e alle altre
normative di settore, in seduta pubblica. Qualora l'esito della
conferenza di servizi comporti la variazione dello strumento
urbanistico, ove sussista l'assenso della Regione espresso in quella
sede, il verbale e' trasmesso al Sindaco ovvero al Presidente del
Consiglio comunale, ove esistente, che lo sottopone alla votazione
del Consiglio nella prima seduta utile. Gli interventi relativi al
progetto, approvato secondo le modalita' previste dal presente comma,
sono avviati e conclusi dal richiedente secondo le modalita' previste
all'articolo 15 del testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di edilizia, di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.
2. E' facolta' degli interessati chiedere tramite il SUAP
all'ufficio comunale competente per materia di pronunciarsi entro
trenta giorni sulla conformita', allo stato degli atti, dei progetti
preliminari dai medesimi sottoposti al suo parere con i vigenti
strumenti di pianificazione paesaggistica, territoriale e
urbanistica, senza che cio' pregiudichi la definizione dell'eventuale
successivo procedimento; in caso di pronuncia favorevole il
responsabile del SUAP dispone per il seguito immediato del
procedimento con riduzione della meta' dei termini previsti.
3. Sono escluse dall'applicazione del presente articolo le
procedure afferenti alle strutture di vendita di cui agli articoli 8
e 9 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, o alle relative
norme regionali di settore.