Buonasera,
ho costituito una società srls per lo svolgimento dell'attività di grafica- stampa digitale e pubblicitaria.
Ho affittato un locale c1 (destinazione d'uso commerciale ) di mq 206 ( superficie catastale); ho presentato all'ufficio SUAP la pratica , ed è stata bloccata perchè il locale essendo di stampa oltre che di piccola vendita al dettaglio ( cartoleria) deve abìvere in parte destinazione artigiana C/3 ed in parte C/1.
Ora, essendo il locale ( totalmente C/1) disposto su due livelli, piano terra e piano sottostrada, con un unico accesso dalla strada, ho la possibilità di creare quello che mi richiede il comune? devo presentare una semplice comunicazione al Comune, oppure presentare una scia ?
c'è bisogno del parere dell'asl per la regolarità con la normativa in materia igienico-sanitaria?
Vorrei essere preparato quando andrò a discuterne al comune.
Parte dell'oggetto sociale :LA SOCIETA' HA PER OGGETTO LE SEGUENTI ATTIVITA':
- STAMPA CON TECNOLOGIA DIGITALE DI BROCHURE, LOCANDINE, CATALOGHI E SIMILI, FOTOCOPIE E STAMPE DIGITALI COLORI E BIANCO NERO IN TUTTI I FORMATI, SCANSIONE COPIA E PLOTTAGGIO GRANDE FORMATO COLORI E BIANCO NERO, RILEGATURE NORMALI E TESI, PLASTIFICAZIONI E PANNELLATURA GRANDE FORMATO, IMPAGINAZIONE GRAFICA DI LOCANDINE E BIGLIETTI DA VISITA;
- LA STAMPA, LA LAVORAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI CARTELLI PUBBLICITARI, INSEGNE LUMINOSE E NON, TARGHE, SEGNALETICA E CARTELLONI, STRISCIONI, OGGETTISTICA, DECORAZIONE E PERSONALIZZAZIONE MEZZI DI TRASPORTO DI OGNI GENERE;- L'INSTALLAZIONE DI CARTELLI PUBBLICITARI, SU SUOLO PUBBLICO O PRIVATO, PER
PROPRIO CONTO O PER CONTO DI PRIVATI E/O AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, AL FINE DI
CEDERLI IN LOCAZIONE;
- LA GESTIONE DI SPAZI PUBBLICITARI NELL'AMBITO DI MANIFESTAZIONI SPORTIVE,
CULTURALI O RICREATIVE, AL FINE DI RIVENDERLI;
- LA PRODUZIONE E VENDITA ANCHE ATTRAVERSO IL COMMERCIO ELETTRONICO DI MATERIALE STAMPATO CON TECNICA TIPO-LITOGRAFICA E SERIGRAFIA, QUALI GADGET, MAGLIETTE, CAPPELLINI E SIMILI;
NONCHE' L'ORGANIZZAZIONE DI BENI E SERVIZI DA METTERE A DISPOSIZIONE DI
PROFESSIONISTI E TECNICI ABILITATI PER:
- IDEAZIONE E REALIZZAZIONE DI LOGOTIPI, CATALOGHI, MANIFESTI E TUTTO CIO' CHE E' INERENTE ALLA PUBBLICIZZAZIONE DEL MARCHIO, DEI PRODOTTI O DELL'IMMAGINE DI AZIENDE, ENTI O PRIVATI;
- ORGANIZZAZIONE DI CAMPAGNE PUBBLICITARIE, MANIFESTAZIONI A SCOPO CULTURALE,
RICREATIVO E SPORTIVO PER CONTO DI TERZI O PER PROPRIA INIZIATIVA, ATTIVITA' DI EDITORIA, STAMPA, DISTRIBUZIONE E VENDITA DI PUBBLICAZIONI PER CONTO PROPRIO O DI TERZI COMMITTENTI.
grazie mille !
buona serata
Salve,
non è possibile fornire indicazioni puntuali con le informazionji assunte in quanto:
1) la classificazione catastale NON EQUIVALE alla destinazione d'uso. Un C/1 potrebbe anche essere un artigianale come destinazione d'uso ... anche se è improbabile.
2) l'attività descritta è senz'altro in misura prevalente di artigianato. Ma secondo me vi sono gli elementi per configurarla come ARTIGIANATO DI SERVIZIO, categoria che la renderebbe pienamente compatibile con la destinazione commerciale
3) non sappiamo che tipo di pratica ha presentato. Scia edilizia? scia amministrativa (commercio al dettaglio). Entrambe?
4) nè sappiamo "come gliela hanno bloccata?", termine che sembra alludere ad una dichiarazione di irricevibilità.
Se Lei vuole potrà spedirci tutta la documentazione (istanza, lettera del Comune ecc....) a staff@omniavis.it che le possiamo dare ulteriori indicazioni.
Altrimenti consulti un tecnico-legale di fiducia prima di fare qualche ulteriore passo nei confronti del Comune (dovè è bene andare con IDEE più chiare di quelle che hanno loro!!!!!!!)
GIUDIZIO SOMMARIO:
Ho la sensazione che la sua pratica vada bene, sia regolare e che lei possa esercitare senza dover fare altro .... ma è bene controllare la documentazione!!!!
Buonasera,
la pratica presentata al comune è per una scia commerciale. L'attività che si va a svolgere sarà sia artigianale ( grafica) , è vero, ma anche commerciale di vendita ( cartoleria in generale ) e quest'ultima al momento sarà l'attività prevalente. Il locale ( C/1) è disposto su due livelli : piano strada e piano sottostrada. Il piano sottostrada anche se indicato come c1, in realta è considerato come deposito ( h 2.20) e quindi il certificato catastale considera una superficie catastale di 200 mq ma una consistenza di 162. L'ufficio Annona del comune, ritiene che il locale debba avere una destinazione d'uso c3 , cosa che renderebbe impossibile la vendita ( cartoleria) ed inoltre essendo il locale in affitto dovrei richiedere al proprietario di cambiare la destinazione d'uso da c1 a c3, con il conseguente aumento dell'imu ( c/1 55 e c/3 140) ed inoltre sarebbe incerto il ritorno alla categoria c1 in quanto già ad oggi il comune richiede l'assegnazione di un posto auto a servizio dei locali c/1. Secondo Lei potrei risolvere facendola considerare come ARTIGIANATO DI SERVIZIO? e se si cosa di preciso si individua con tale indicazione? se fa la mio caso.
Mi hanno consigliato di seguire queste strade:
1- di specificare che l'attività prevalente è di vendita
2- che nel caso l'ufficio Annona dovesse ancora richiedere la destinazione c3, di richiedere un certificato di destinazione d'uso con la dicitura che trattasi di c/1 compatibile/idoneo a c/3
3- di parlare con il sindaco .
Spero di averLe dato tutti i chiarimenti necessari.
La ringrazio davvero tanto e buona serata.
Ettore
Buonasera,
la pratica presentata al comune è per una scia commerciale. L'attività che si va a svolgere sarà sia artigianale ( grafica) , è vero, ma anche commerciale di vendita ( cartoleria in generale ) e quest'ultima al momento sarà l'attività prevalente. Il locale ( C/1) è disposto su due livelli : piano strada e piano sottostrada. Il piano sottostrada anche se indicato come c1, in realta è considerato come deposito ( h 2.20) e quindi il certificato catastale considera una superficie catastale di 200 mq ma una consistenza di 162. L'ufficio Annona del comune, ritiene che il locale debba avere una destinazione d'uso c3 , cosa che renderebbe impossibile la vendita ( cartoleria) ed inoltre essendo il locale in affitto dovrei richiedere al proprietario di cambiare la destinazione d'uso da c1 a c3, con il conseguente aumento dell'imu ( c/1 55 e c/3 140) ed inoltre sarebbe incerto il ritorno alla categoria c1 in quanto già ad oggi il comune richiede l'assegnazione di un posto auto a servizio dei locali c/1. Secondo Lei potrei risolvere facendola considerare come ARTIGIANATO DI SERVIZIO? e se si cosa di preciso si individua con tale indicazione? se fa la mio caso.
Mi hanno consigliato di seguire queste strade:
1- di specificare che l'attività prevalente è di vendita
2- che nel caso l'ufficio Annona dovesse ancora richiedere la destinazione c3, di richiedere un certificato di destinazione d'uso con la dicitura che trattasi di c/1 compatibile/idoneo a c/3
3- di parlare con il sindaco .
Spero di averLe dato tutti i chiarimenti necessari.
La ringrazio davvero tanto e buona serata.
Ettore
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Se l'attività prevalente è quella di vendita allora la destinazione d'uso naturale è COMMERCIALE. RIPETO: la classificazione catastale è irrilevante o comunque secondaria!!!!!!!!! Il Comune confonde i due profili. Solo qualora il Comune non abbia strumento urbanistico o faccia rinvio alla classificazione catastale essa assume rilievo. Metiamo di essere in questa ipotesi: ebbene, la classificazione C/1 è proprio quella IDONEA nel caso concreto.
Quindi:
1) le consiglio di procedere nella sua attività
2) le sconsiglio di aderire a richieste di variazioni (nè può farsi rilasciare un certificato a richiesta, con indicazione dell'idoneità di altra destinazione!!!)
3) il Sindaco non ha competenza in materia .... non lo interpelli!
Ovviamente sono suggerimenti personali .... valuti Lei!!!