Buon lunedì a tutti! :)
Mi hanno chiesto informazioni per costruire (ex novo) in zona artigianale un "capannone" che tra le varie opzioni vorrebbero utilizzare per aprire una nuova attività di somministrazione alimenti e bevande e zona pubblico spettacolo ( disco bar) . La proporzione somministrazione/pubblico spettacolo dovrebbe essere 50% (è un dato "interessante" ?).
Sto ovviamente prendendo tempo perchè è un'attività "nuova" nella nostra realtà.
Credo che, una volta a posto a livello urbanistico, sicurezza, sorvegliabilità, a me, come Ufficio Commercio- SUAP debba essere inoltrata SCIA per l'inizio delle DUE attività .........
E' un ragionamento "corretto".
Mi hanno ventilato la possibilità di aprire tali attività come "circoli privati - associazioni culturali" ...... cambia qualcosa?
Grazie mille, Michela
[quote]Mi hanno chiesto informazioni per costruire (ex novo) in zona artigianale un "capannone" che tra le varie opzioni vorrebbero utilizzare per aprire una nuova attività di somministrazione alimenti e bevande e zona pubblico spettacolo ( disco bar) . La proporzione somministrazione/pubblico spettacolo dovrebbe essere 50% (è un dato "interessante" ?).[/quote]
Normalmente nelle area a destinazione d'uso artigianale/produttivo non sono ammesse attività commerciali.
Ma questa valutazione compete all'ufficio tecnico visto il PGT vigente.
[quote]Credo che, una volta a posto a livello urbanistico, sicurezza, sorvegliabilità, a me, come Ufficio Commercio- SUAP debba essere inoltrata SCIA per l'inizio delle DUE attività .........[/quote]
Dipende dal tipo di attività.
Se somministrazione va in SCIA salvo sia in area soggetta a programmazione (ma vedo qualche difficoltà in tal senso).
Per il pubblico spettacolo invece il ragionamento è un poco più complesso. Se complementare e secondario alla somministrazione è attività libera (conseguenza della scia per somministrazione).
Se invece è attività prevalente allora è soggetta all'art. 69 e all'art. 80 (se ci sono le condizioni) del TULPS.
[quote]Mi hanno ventilato la possibilità di aprire tali attività come "circoli privati - associazioni culturali" ...... cambia qualcosa?[/quote]
Cambia radicalmente in quanto attività libera (a parte la scia per la somministrazione).
La destinazione d'uso deve essere comunque specifica (solo per le associazioni di promozione sociale non c'è vincolo).
L'accesso è riservato ai soci (che devono essere tesserati prima di accedere).
Non può essere fatta pubblicità all'esterno e non deve avere accesso da pubblica via.
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L'attività prevalente la dichiara il gestore?
In pratica cosa comporta l'art. 69 e 80 del TULPS?
[quote]L'attività prevalente la dichiara il gestore?[/quote]
Sì.
Due sono i criteri: quello "più italiano" che si basa sulla superficie, quello "più europeo" che si basa sul volume d'affari.
[quote]In pratica cosa comporta l'art. 69 e 80 del TULPS?[/quote]
Art. 69 è la licenza di esercizio relativa al pubblico spettacolo. Verifichi requisiti soggettivi, agibilità (vedi dopo) e acustica.
Art. 80 è l'agibilità (diversa da quella edilizia) relativa ai locali in cui si svolge l'attività. E' prerequisito per il rilascio della licenza art. 69. A seconda della capienza può essere sostituita da un'asseverazione a firma di tecnico abilitato o prevedere la Commissione (provinciale o comunale) di vigilanza.