Data: 2013-02-21 13:19:35

SCIA apicoltura

diversi quesiti in unico topic, con questa premessa:
la recente modifica della legge regionale 21/2009 riguardante l'apicoltura ha introdotto l'obbligo  per "chiunque entra in possesso degli alveari, dichiara, mediante segnalazione certificata d’inizio attività (SCIA), di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1992, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), anche tramite le forme associate di apicoltori, allo sportello unico per le attività produttive (SUAP), la collocazione dell’apiario o degli apiari installati e la loro consistenza in termini di numero di alveari. Nella SCIA è specificato se l’allevamento viene condotto per fini di autoconsumo o commerciali."
Inoltre viene specificato (art 5 della l.r. 21/09)che "La SCIA  avviene in modalità telematica; sono consentite altre modalità di presentazione se l’allevamento è condotto per il solo autoconsumo."
Ulteriore premessa: la comunicazione (sino alla modifica della norma) era (è) necessaria affinchè l'USL di competenza assegni all'apicoltore un codice d'allevamento che identificherà univocamente l'intera attività apistica. L'USL non deve compiere nessuna verifica ed è tenuta a rilasciare il "codice  d'allevamento". L'attività apistica è libera e non richiede autorizzazioni o permessi o pareri. Inoltre l'apicolture può essre un imprendiotore agricolo che tra profitto dalla sua attività, o un privato cittadino che gestisce qualche alveare a puri fini di autoconsumo, paragonabile a che ha qualche gallina o qualche coniglio per consumo famigliare.
Fine premessa e inizio domande:
1. il SUAP è obbligato a ricevere le pratiche in forma telematica, come può questo concordare con quanto previsto dalla l.r. 21/09 all'art 5?
2. per questo genere di pratiche qual'è la tariffa richiesta per "costi SUAP"? NB: sino alla nuova norma la comunicazione alla ASL ed l'assegnazione del codice aziendale erano per lo più gratuite
3. è corretto richiedere ad un privato cittadino di rivolgersi al SUAP per una procedura che non è riconducibile ad una reale "attività produttiva"? nel senso che è produttiva di beni (miele) destinati all'autoconsumo, come le uova delle due galline possedute dal mio vicino (anch'esse con codice  d'allevamento). Mi sembra che nel merito la norma identifichi le "attività produttive" come attivita' di produzione di beni e servizi, sottointendendo un attività di impresa conseguente

ringrazio per l'attenzione
Vanni


riferimento id:10832

Data: 2013-02-21 22:54:38

Re:SCIA apicoltura


diversi quesiti in unico topic, con questa premessa:
la recente modifica della legge regionale 21/2009 riguardante l'apicoltura ha introdotto l'obbligo  per "chiunque entra in possesso degli alveari, dichiara, mediante segnalazione certificata d’inizio attività (SCIA), di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1992, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), anche tramite le forme associate di apicoltori, allo sportello unico per le attività produttive (SUAP), la collocazione dell’apiario o degli apiari installati e la loro consistenza in termini di numero di alveari. Nella SCIA è specificato se l’allevamento viene condotto per fini di autoconsumo o commerciali."
Inoltre viene specificato (art 5 della l.r. 21/09)che "La SCIA  avviene in modalità telematica; sono consentite altre modalità di presentazione se l’allevamento è condotto per il solo autoconsumo."
Ulteriore premessa: la comunicazione (sino alla modifica della norma) era (è) necessaria affinchè l'USL di competenza assegni all'apicoltore un codice d'allevamento che identificherà univocamente l'intera attività apistica. L'USL non deve compiere nessuna verifica ed è tenuta a rilasciare il "codice  d'allevamento". L'attività apistica è libera e non richiede autorizzazioni o permessi o pareri. Inoltre l'apicolture può essre un imprendiotore agricolo che tra profitto dalla sua attività, o un privato cittadino che gestisce qualche alveare a puri fini di autoconsumo, paragonabile a che ha qualche gallina o qualche coniglio per consumo famigliare.
Fine premessa e inizio domande:
1. il SUAP è obbligato a ricevere le pratiche in forma telematica, come può questo concordare con quanto previsto dalla l.r. 21/09 all'art 5?
[color=red]Se è un'impresa la modalità è per forza telematica perché soggiace al campo di applicazione del DPR 160/2010. Se non è un'impresa (una famiglia per autoconsumo) allora va bene qualsiasi altra modalità legale (fax, raccomandata, a mano ma anche telematica)[/color]
2. per questo genere di pratiche qual'è la tariffa richiesta per "costi SUAP"? NB: sino alla nuova norma la comunicazione alla ASL ed l'assegnazione del codice aziendale erano per lo più gratuite
[color=red]Questo dipende da se il comune al quale ti rivolgi ha istituito le tariffe e in che misura. Una regola non c'è.[/color]
3. è corretto richiedere ad un privato cittadino di rivolgersi al SUAP per una procedura che non è riconducibile ad una reale "attività produttiva"? nel senso che è produttiva di beni (miele) destinati all'autoconsumo, come le uova delle due galline possedute dal mio vicino (anch'esse con codice  d'allevamento). Mi sembra che nel merito la norma identifichi le "attività produttive" come attivita' di produzione di beni e servizi, sottointendendo un attività di impresa conseguente
[color=red]Diciamo che se si tratta di impresa allora deve passare sicuramente dal SUAP, se non è un'impresa può passarci se una norma (come la presente) o un regolamento comunale dispongono che anche tali pratiche sono gestite da quel servizio. Anche una festa parrocchiale non è un'attività produttiva in senso stretto e neanche un circolo privato con somministrazione, ma in molti comuni le relative pratiche sono gestite ugualmente dal SUAP che, in quel caso, può accettare anche il cartaceo.[/color]

ringrazio per l'attenzione
Vanni
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riferimento id:10832

Data: 2013-02-22 07:51:03

Re:SCIA apicoltura

ti ringrazio per la risposta, per cui, se ho capito bene,  l'obbligo, per le "non imprese", di passare dal SUAP (invece che andare direttamente all'ASL) deriva solo e soltanto dall'averlo inserito nella norma regionale.
grazie ancora

riferimento id:10832
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