Il titolare di un'impresa individuale che gestisce una farmacia è deceduto a dicembre 2012. Mi risulta che gli eredi sono la moglie e la figlia che possiede il requisito professionale, ma fino ad oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione riguardo al subentro nella titolarità della farmacia.
Poiché nella normativa statale e regionale non sono riuscita a trovare alcun riferimento al caso specifico, avrei bisogno di sapere qual'é l'esatta procedura per il subentro nella totolarità in una farmacia per causa di morte, la tempistica e se è disponibile la modulistica.
Grazie.
L’art. 12, comma 12, della L. n. 475 del 1968, in combinato disposto con l’art. 7 (come modificato dal DL n. 1/2012), commi 9 e 10 della legge 362/1991, prevede che alla morte del titolare di una farmacia gli eredi possano, entro un anno, effettuare il trasferimento della titolarità in favore di farmacista avente i necessari requisiti. Per un anno gli eredi possono continuare l’attività in via provvisoria servendosi di un direttore farmacista.
Nel tuo caso sembra che non occorra la gestione provvisoria dato che la figlia dovrebbe avere i requisiti. In un tempo ragionevole e comunque entro 6 mesi occorre che la figlia presenti richiesta di trasferimento della titolarità. La figlia deve essere comunque iscritta all’albo professionale, che abbia conseguito l'idoneità o che abbia almeno due anni di pratica professionale, certificata dall'autorità sanitaria competente. Non ho modelli ma la figlia può presentare SCIA oppure richiesta di autorizzazione al trasferimento della proprietà indicando tutti gli estremi del caso.
A parere mio, finché non viene presentata la domanda per la gestione provvisoria o definitiva la farmacia non può esercitare.