Un'associazione ha presentato richiesta per avere l'esclusività di commercializzare i prodotti di marchandising e l'esclusiva di copyright del patrimonio culturale ed artistico del nostro Comune.
Sarebbero disponibili a riconoscere una percentuale dell'utile ricavato all'Amministrazione Comunale.
Il dubbio è, eventualmente, come procedere. Sembra inopportuno e poco trasparente procedere ad un affidamento diretto. Inoltre, ci chiediamo se il Comune abbia la facoltà di concedere quanto richiesto considerato che il patrimonio culturale ed artistico appartiene alla collettività...
Ci chiediamo se esistono sentenze in merito.
Lorella
Premesso che la vicenda richiederebbe un'analisi più specifica, esperienze di [i]merchandising[/i] di prodotti con lo stemma della città sono sicuramente legittime, in quanto l'art. 19 del Codice della proprietà industriale prevede espressamente come:
"[i]Anche le amministrazioni dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni possono ottenere registrazioni di marchio, anche aventi ad oggetto elementi grafici distintivi tratti dal patrimonio culturale, storico, architettonico o ambientale del relativo territorio; in quest'ultimo caso, i proventi derivanti dallo sfruttamento del marchio a fini commerciali, compreso quello effettuato mediante la concessione di licenze e per attività di merchandising, dovranno essere destinati al finanziamento delle attività istituzionali o alla copertura degli eventuali disavanzi pregressi dell'ente[/i]"
Esperienze del genere si sono avute in città come Milano o Roma, e in questi casi la scelta del soggetto è avvenuta tramite apposito bando – ti allego la pagina di quello della città di Roma, contenente bando, disciplinare di gara, capitolato speciale e quant'altro [i]http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW258408&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode[/i]