SUl BURL Serie Ordinaria n. 6 di mercoledì 06 febbraio 2013 è pubblicato il D.d.u.o. 31 gennaio 2013 - n. 646 Adozione dei criteri per l’avvio delle attività in discipline bionaturali - Legge regionale n. 2 del 1 febbraio 2005 “Norme
in materia di discipline bio-naturali”
Vi sottolineo in particolare questo passaggio:
[i]Pertanto l’iscrizione al registro costituisce un controllo ex ante di titoli qualificanti (formativi e/o di comprovata esperienza) degli operatori iscritti, quale riconoscimento di professionalità acquisita e di qualità a tutela del consumatore, [b][u]non legata alla possibilità di operare sul mercato[/u][/b].[/i]
In poche parole .... l'iscrizione al registro delle DBN non è assolutamente un prerequisito (dovrebbe essere previsto a livello nazionale) ma solo una sorta di "certificazione" (scusate l'impropriatezza del termine) di qualità ... quindi se uno vuole iniziare un'attività di questo genere è sufficiente che il locale abbia tutti i requisiti igienico-sanitari ecc.
riferimento id:10522Le discipline bionaturali sono tamente tante e diverse tra loro che una regolamentazione specifica non è ipotizzabile. L'iscrizione al Registro potrebbe comunque dare garanzia di affidabilità rispetto ad attività dettate dalla fantasia e dall'improvvissazione. Bando agli imbroglioni ma anche i consumatori devono maturare.
riferimento id:10522
Le discipline bionaturali sono tamente tante e diverse tra loro che una regolamentazione specifica non è ipotizzabile. L'iscrizione al Registro potrebbe comunque dare garanzia di affidabilità rispetto ad attività dettate dalla fantasia e dall'improvvissazione. Bando agli imbroglioni ma anche i consumatori devono maturare.
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Bisogna diffidare dello Stato (o delle Regioni) che ci dice cosa è bene o male o che ci suggerisce soluzioni di qualità a fronte di altre ipoteticamente non di qualità.
Secondo me il settore delle discipline bionaturali dovrebbe rimanere LIBERO, soggetto, come dice Donato, al controllo del consumatore.
Consumatore che deve essere libero anche di "sbagliare", di farsi fregare ecc... così come è libero di professare religioni più o meno riconosciute o di credere in leader politici più o meno affidabili.
Questo settore è molto vicino alla filosofia ed a scelte di vita fondamentali .... ogni norma di diritto pubblico rischia di invadere il nucleo stesso delle libertà private!
IN merito vorrei aggiungere che l'art. 3 della Legge Regionale Lombardia 3/2012 prevede che : [i]Ogni attività che comporti prestazioni, trattamenti e manipolazioni sulla superficie del corpo umano, ivi compresi i massaggi estetici e rilassanti, finalizzate al benessere fisico, al miglioramento estetico della persona o alla cura del corpo priva di effetti terapeutici, con esclusione delle attività esercitate dagli operatori iscritti al registro di cui alla Legge Regionale 2/2005[/i].
Anche se i dubbi sulla costituzionalità di questa norma sono evidenti è ovvio che tutti gli operatori che provvedono a massaggi di qualsiasi tipo sulla superficie del corpo umano siano da considerare estetisti e la norma stessa prevede che la possibilità di rimanere ad essere esclusi dalla sua applicazione, sia riferita solo a quegli operatori iscritti al registro delle discipline bionaturali.
E' chiaro che la regione non può prevedere una nuova professione ma è altrettanto chiaro che rimane è una libera scelta dell'operatore di cui trattasi iscriversi o meno al registro.