Il potere di legittimazione a ricorrere dell’AGCM
Roberto Giovagnoli
(Consigliere di Stato)
Atti amministrativi e tutela della concorrenza.
Il potere di legittimazione a ricorrere dell’AGCM
nell’art. 21-bis legge n. 287/1990*
SOMMARIO: 1. Il fondamento della legittimazione al ricorso dell’AGCM. - 1.1. La tesi del ricorso diretto a tutelare una situazione giuridica qualificata e differenziata. - 1.2. La tesi della giurisdizione di diritto oggettivo. - 1.3. La soluzione che appare preferibile: la concorrenza come bene della vita giuridicamente rilevante, ma normalmente adespota, che il legislatore soggettivizza in capo all’AGCM. - 2. I dubbi di legittimità costituzionale e il loro superamento. - 3. L’interesse al ricorso e le vicende che, nel corso del giudizio, possono determinare l’improcedibilità per cessazione della materia del contendere o sopravvenuta carenza di interesse. - 4. La sollecitazione del potere di azione da parte dei privati interessati. - 5. La questione dell’autonoma impugnabilità del parere. - 6. L’oggetto del ricorso e il termine per ricorrere. - 7. La possibilità di proporre direttamente ricorso, anche senza il parere. - 8. La legittimazione passiva. – 9. Il patrocinio dell’Avvocatura dello Stato.
http://www.giustizia-amministrativa.it/documentazione/studi_contributi/Giovagnoli_agcm_def.htm