Il proprietario di un immobile chiede al Comune se sia possibile per il SUAP dichiarare chiusa e procedere d'ufficio alla segnalazione di cessazione attività al Registro Imprese di un artigiano (falegnameria) che risulta inattivo da oltre un anno e che aveva la sede legale e operativa presso l'immobile in questione.
Mi risulta che siano normate revoche in conseguenza di inattività per le attività commerciali in sede fissa e su area pubblica e per gli esercizi per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, ma non per attività artigianali (peraltro non sempre assoggettabili a SCIA al SUAP). Me lo confermate?
[quote]Mi risulta che siano normate revoche in conseguenza di inattività per le attività commerciali in sede fissa e su area pubblica e per gli esercizi per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, ma non per attività artigianali (peraltro non sempre assoggettabili a SCIA al SUAP). Me lo confermate?[/quote]
La revoca di titolo abilitativo è prevista per il commercio, la somministrazione, il noleggio,...
Non esiste una norma specifica per l'attività in oggetto, indipendentemente che sia o meno soggetta a SCIA (una falegnameria può essere soggetta a SCIA se ricorrono particolari situazioni, quali uso di acqua di processo, emissioni in atmosfera, uso di vernici, più di 3 addetti, prevenzione incendi,...).
Certo il SUAP non può entrare nel merito della scelta dell'imprenditore di non chiudere l'attività ma di mantenerla inattiva.
Il proprietario dei locali può invece comunciare formalmente al Comune che il soggetto non ha più titolo ad occupare i locali.
A questo punto puoi avviare le verifiche del caso, redigere apposito verbale e, se sussitono le condizioni, inoltrarlo agli altri Enti per quanto di competenza.