Ci è stato chiesto di poter aprire una parafarmacia in un ambito produttivo dove è previsto solo il commercio non alimentare. La parafarmacia, in quanto può vendere anche integratori ecc. è da considerarsi come tipologia alimentare ? Già in passato, nella stessa area, era stata negata l'apertura di un esercizio di vendita di alimenti per animali. Inoltre se non erro la parafarmacia deve essere un reparto o un corner all'interno di un esercizio di vicinato o media struttura e non un esercizio in un'unità locale a se stante.
Grazie per i chiarimenti.
Ci è stato chiesto di poter aprire una parafarmacia in un ambito produttivo dove è previsto solo il commercio non alimentare. La parafarmacia, in quanto può vendere anche integratori ecc. è da considerarsi come tipologia alimentare ? Già in passato, nella stessa area, era stata negata l'apertura di un esercizio di vendita di alimenti per animali. Inoltre se non erro la parafarmacia deve essere un reparto o un corner all'interno di un esercizio di vicinato o media struttura e non un esercizio in un'unità locale a se stante.
Grazie per i chiarimenti.
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Consiglio di valutare seriamente la LEGITTIMITA' di una previsione urbanistica che vieti il commercio non alimentare.
Ciò premesso, qualora intendiate ritenerla vigente occorre tener conto che la PARAFARMACIA è un reparto di una attività principale e pertanto è sull'attività principale che andrà verificata la compatibilità.
L'interessato, per aggirare la norma, potrebbe aprire 10 mq di non alimentare al cui interno inserire 200 metri di parafarmacia!!!!
La vendita di medicinali non soggetti a prescrizione medica è esercitabile presso TUTTI gli esercizi di commercio al dettaglio disciplinati dal D.lgs. 114/1998. E’ obbligatorio la presenza costante del farmacista iscritto al relativo Ordine professionale durante tutto l'orario di apertura dell'esercizio. In genere il settore a cui si fa riferimento è sia quello alimentare che non alimentare, indicando la rispettiva superficie.
Concordo con la dubbia legittimità di un divieto per l’esercizio del commercio alimentare in determinate zone.
Approfittò dell’occasione per ricordare che la vendita di alimenti per animali non è considerata vendita di alimentari e che con decreto del 19 ottobre 2012 il Ministero della salute ha indicato quali sono i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi che devono avere le parafarmacie che vendono prodotti veterinari dietro presentazione della prescrizione medica